Lomagna: in Consulta la forestazione urbana, sacco rosso, a gennaio 'controllo puntuale'

La Consulta Territorio di Lomagna ha firmato simbolicamente una petizione interna per impegnarsi a chiedere alla Giunta uno sforzo per la forestazione urbana. A proporre il documento è stato il componente dell'organo consultivo Marcello Rigoni. "La pandemia in atto ci ha insegnato il legame tra inquinamento e salute - ha esordito Rigoni - Oggi siamo ormai tutti perfettamente consapevoli dei benefici sociali, ambientali, economici e sulla salute che la presenza del verde ha nelle nostre città. Puntare sul verde è un investimento sul futuro". Un argomento che Rigoni ha sviscerato ampiamente, citando un decreto attuativo che nel 2019 ha stanziato 30 milioni di euro per due anni per progetti di piantumazione nelle città. Ha poi ricordato il dispositivo normativo in materia di Giornata nazionale degli Alberi e il Protocollo di Kyoto. "Gli alberi salvano la vita - ha proseguito il lomagnese - E lo fanno, prima di tutto, assorbendo l'inquinamento dal particolato prodotto dal traffico delle auto, dalle fabbriche e dalle centrali".

Rigoni ha quindi tirato le orecchie all'amministrazione che non si è distinta in questi anni per la messa a dimora di piante, mentre al contrario ci sono stati casi di verde privato raso al suolo, come in via Marconi (a questo proposito sono emersi dei timori per degli alberi ad alto fusto in via Donatori del sangue che potrebbero essere abbattuti per un imminente intervento edilizio). "Gli anni 2020-2021 sono stati caratterizzati a Lomagna, oltre che dalla pandemia, anche da una forte spinta ad abbattere alberi, in proprietà private, di grosse dimensioni per far posto a nuova edificazione - ha rimarcato il componente della Consulta Territorio - Tutto ciò ci ha resi meno salubri e più esposti ad inquinamento, surriscaldamento e meno gestione delle acque piovane". Ha fatto presente il progetto di Osnago che ha portato alla piantumazione di 50 alberi. Un'altra possibile intesa potrebbe essere ricercata con Rete Clima, che calcola l'impatto da CO2 delle aziende in base a dei parametri standard e quantifica il numero di alberature che le stesse aziende potrebbero offrire al Comune come mitigazione della propria attività. Alla richiesta di individuare aree dove realizzare dei parchi urbani, l'assessore all'Ecologia Simone Comi si è detto disponibile a prendere in considerazione l'idea.

In Consulta si è parlato anche di "Plastic New Deal", il progetto da 130 mila euro finanziato per 85 mila da Cariplo. Capofila è l'associazione Ambiente e Lavoro. Obiettivo: ridurre di almeno il 10% il consumo di plastiche in quattro aziende brianzole che hanno aderito all'iniziativa (Top Glass di Osnago, Calvi di Merate, Novacart di Garbagnate Monastero e Novatex di Oggiono). Tra i Comuni l'attore protagonista è Osnago che dall'avvio del progetto ha intessuto rapporti con alcuni Enti locali limitrofi per estendere gli effetti benefici del progetto sul territorio, sotto un profilo principalmente sociale, culturale, ma anche regolamentativo. Al tavolo di lavoro da poco costituito c'è anche Lomagna (insieme a Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia, Oggiono, Paderno d'Adda, Robbiate, Verderio oltre a Osnago stesso). Qualche famiglia lomagnese è infatti coinvolta nel progetto, che prevede l'individuazione di un campione di eco-famiglie, che attiveranno buone pratiche a partire dal proprio nucleo. La Consulta di Lomagna ha proposto di coinvolgere le scuole all'interno di questo percorso di sensibilizzazione.

Sempre in tema di ecologia, l'assessore Comi ha informato che il Comune ha chiesto a Silea un distributore automatico per i sacchi viola e rosso. Si è parlato quindi dell'introduzione della misurazione puntuale dell'indifferenziato che partirà a Lomagna dopo l'epifania. Qualche critica è stata espressa sulle dimensioni dei sacchi rossi e sull'aumento dei costi del servizio. L'assessore ha asserito che la misurazione puntuale fa comparire un aumento di 20 mila euro in più, 7 euro ad utenza. La presidente della Consulta Susanna Dellepiane ha proposto di riprendere la raccolta dei tappi di sugheri, un'idea accolta positivamente da Comi.

Sui volontari civici, la parola è passata al capogruppo di maggioranza, Lino Lalli, che ha affermato che attualmente all'albo si sono iscritti in 37, la maggior parte (32) optando per il fronte scuola, ovvero il piedibus. L'albo dei volontari civici era stato aperto circa un mese fa ed è sempre possibile iscriversi [clicca QUI].

La presidente Dellepiane ha sollecitato infine l'amministrazione a rinnovare il Piano di Emergenza Comunale, che è utile in caso di eventi straordinari come alluvioni e terremoti. L'ultimo aggiornamento risale al 2013. Il tema verrà approfondito maggiormente nella prossima seduta.

M.P.
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