Paderno: riscoprire e valorizzare i navigli lombardi prima che sia troppo tardi. L'allarme lanciato dalle istituzioni del territorio

La "scusa" era quella di presentare il libro "Le conche. Per la navigabilità dei Navigli Lombardi", ma l'Associazione Riaprire i Navigli ha colto la palla al balzo, trasformando la serata di venerdì in una conversazione dal titolo "Quando riapriamo il Naviglio di Paderno?".

 

Patrocinato dal comune di Paderno e dall'Ecomuseo Adda di Leonardo, l'evento ha visto la partecipazione di parecchi ospiti: in primis gli autori del libro "Le Conche" Roberto Biscardini ed Edo Brichetti, poi i sindaci di Paderno e Cornate d'Adda Gianpaolo Torchio e Giuseppe Felice Colombo, il presidente dell'Ecomuseo Marco Galli, l'ingegnere Stefano Burchielli dell'area tecnica del Consorzio Est Ticino Villoresi e il consigliere regionale Raffaele Straniero.

Il moderatore Andrea Castagna

L'architetto Roberto Biscardini

 

Andrea Castagna, che ha moderato l'incontro per Biblion Edizioni, ha per primo dato la parola a Roberto Biscardini. Con l'ausilio di alcune immagini tratte da quello che ha chiamato il suo "atlante fotografico"delle 54 conche esistenti della rete dei Navigli in Lombardia ha dato il via al discorso sulla navigazione: "Di conche, di navigazione non si parla più da almeno 50 anni. In alcuni casi non si trovano nemmeno più i dati relativi alle conche". Anche se l'Associazione (fondata 15 anni fa) ha dato nuova linfa all'idea di riaprire i Navigli, si rende ora necessario iniziare a contemplare l'aspetto pratico: "il libro è nato con l'idea specifica di indicare alle istituzioni che ci siamo stancati di parlare di navigazione senza parlare della cosa più banale del mondo: che senza fare le conche la navigazione non si farà mai". Spostando la sua attenzione su quello che, secondo l'urbanista, è il "Naviglio più bello del mondo": "Perchè insisto sulla sua navigabilità? Il naviglio di Paderno ha la fortuna di avere questa caratteristica ambientale eccezionale, però i Navigli non vivono se non sono navigabili! Quando avremo tutti i 140 chilometri di Navigli attivi avremo la più lunga tratta di navigazione interna a livello europeo" ha concluso, rassicurando che un patrimonio di questo tipo farebbe invidia e gola a qualsiasi Paese europeo.

Ll'architetto Edo Brichetti

Il presidente dell'Ecomuseo Marco Galli


"Immaginate cosa sarebbe il Naviglio di Paderno! Verrebbero da tutte le parti a navigare!" ha invece "tirato le orecchie" agli amministratori locali presenti l'architetto Edo Brichetti nel sottolineare l'importanza di rivalutare il naviglio, ad oggi "vittima" dell'incuria generale "Avete un gioiello economico e dovete capirlo. Ma per fare questo occorre volontà, fiducia e determinazione". La possibilità di trasformare il territorio in una vera e propria attrazione turistica è supportata non solo dalla bellezza naturale dei luoghi, ma anche dalla cultura e dalla storia che porta con sé: "è la culla della rivoluzione industriale e dell'oro bianco: immaginate cosa vorrebbe dire navigare da qui fino a Milano!". Ha quindi concluso il proprio intervento con una suggestiva citazione di Oscar Wilde: "Il bello dell'utopia è che qualche volta succede".

 

Gianpaolo Torchio

Felice Colombo

"L'attrattività è quindi la scommessa su cui lavorare. Significa in primo luogo lavorare sulla nostra riscoperta del territorio, conoscerlo, riscoprirlo e andare in profondità" ha detto il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio, che ha anche lanciato un allarme "secondo me il Naviglio sta avendo un momento di crollo verticale: temo che se non interveniamo anche solo fra dieci anni rischiamo di non avere più alcune sue parti". "Dobbiamo invertire la tendenza, ma capire anche che quel che abbiamo non è scontato" Ha concluso, sottolineando dall'altro lato la necessità di porre particolare attenzione agli eventuali interventi futuri, che non vadano ad intaccare un ecosistema così delicato come quello che circonda il fiume Adda.
D'accordo il primo cittadino di Cornate Giuseppe Felice Colombo: "Io ho qualche anno in più di Gianpaolo e ho nuotato nei Navigli dell'Adda e mi ricordo com'erano: erano una cosa meravigliosa. Condivido perfettamente quello che potrebbe essere un utilizzo dei Navigli, sia a Milano che qui, in un contesto naturalistico del tutto eccezionale" ha detto trovando nel possibile ritorno alla navigazione anche ad un risvolto benefico, oltre che per l'economia, anche per il singolo individuo "Devono essere ripresi dalle persone che possono farsi un giro in canoa, navigarli e viverli e possono dare davvero un tenore di vita completamente diverso: lo scorrere dell'acqua tante volte aiuta a pensare, ci si ferma e ci si chiede perchè continuiamo a correre".



"La conca è proprio il logo dell'Ecomuseo e la conca è anche l'elemento caratterizzante del Naviglio, che altrimenti sarebbe un canale" ha ricordato il presidente Marco Galli "il territorio dell'Ecomuseo ha in totale tredici conche e nessuna di questa è funzionante". Ha rimarcato così quanto il Naviglio di Paderno stia soffrendo nei tempi odierni e di quanto, prima ancora di intervenire sulle strutture, ci sia bisogno di operare sulla consapevolezza delle cittadinanze che abitano intorno all'Adda: "Serve una conservazione di tipo sociale: io non so fino a che punto le comunità dell'ecomuseo avvertano questa come una problematica imminente, nel senso di avere un patrimonio che nel giro di pochissimi anni può andare perduto".

L'ingegnere Stefano Burchielli

Il consigliere Raffaele Straniero



Ancora, l'ingegner Stefano Burchielli ha parlato a nome del Consorzio Villoresi, che si occupa di gestione e manutenzione dei Navigli, nei propri progetti: "esiste la possibilità di creare delle infrastrutture che possano assolvere a diverse funzionalità". Innanzitutto il turismo di prossimità è una via praticabile, ma anche creare una vetrina di prodotti ed eccellenze del territorio, un'imbarcazione che funga da "mercato fluttuante". "Siamo rimasti indietro e non mi vergogno a dirlo, siamo ancora all'azionamento manuale: l'anno prossimo vogliamo uniformare i sistemi informatici che gestiscono le conche, perchè negli anni chi ci ha messo le mani ha utilizzato ciascuno un proprio sistema". E se è vero che la Regione Lombardia ha deciso di stanziare dei fondi per le opere del Consorzio, è altrettanto comprensibile che l'ente debba distribuire le risorse in modo cauto: "determinati tipi di fondi, ad esempio, non si possono spendere per tagliare la vegetazione, ma ci deve essere per forza un lavoro sulle infrastrutture. Su questo stiamo lavorando per realizzare interventi mirati sul Naviglio di Paderno". Farebbero certamente comodo dei fondi europei per rinnovare (l'ingegnere ha fatto presente che solo la messa in sicurezza dei canali possa valere 9 milioni di euro, le migliorie forestali costerebbero fino a 1 milione, mentre un restauro conservativo delle conche potrebbe arrivare a 5 milioni): "la conca diventa un valore aggiunto e non un limite: il fatto che ci sia un paesaggio e la possibilità di avere diverse forme di fruizione deve diventare proprio il paradigma con cui ci muoviamo. Di lì si trovano poi poi le risorse per poter attuare tutti gli interventi che servono per le infrastrutture".

Infine si è fatto portatore di una buona notizia il consigliere di minoranza della Regione Lombardia Raffaele Straniero: "Innanzitutto devo dare atto alla maggioranza di questo stanziamento di risorse cospicuo, anche se sappiamo che non è sufficiente per fare tutto questo, ma è un inizio. Inoltre volevo mettervi al corrente di un ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio, che parla di riqualificazione del canale Villoresi per la tutela della risorsa idrica. L'impegno assunto è quello di promuovere l'intesa con tutti gli enti interessati (in particolare il Consorzio di Bonifica e i Comuni coinvolti), per la progettazione e la legislazione degli interventi necessari a consentire il completamento del progetto di riqualificazione". Il Consigliere ha quindi preso l'impegno di promuovere uno sforzo comune tra tutti i livelli istituzionali, per non lasciar cadere il discorso della riapertura dei Navigli.
La serata si è quindi conclusa fra gli spunti e le domande dal pubblico.

 

F.F.
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