La Valletta: impianto di videosorveglianza da quasi 1 milione. Controlli agli accessi del Parco Curone, che diventa una ZTL
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Lo studio ha ancora diversi elementi che necessitano di essere meglio precisati nei successivi stadi di progettazione prima di aprire l'iter di affidamento dei lavori vero e proprio. Bisogna ad esempio capire se come punti di rilancio del segnale si possono utilizzare i campanili di Rovagnate, Perego e anche quello di Montevecchia (quello di Monte è di difficile accesso, dunque escluso per ragioni di sicurezza). Servirebbero le necessarie autorizzazioni dell'ente religioso. Sempre a livello di permessi, il Parco del Curone dovrebbe acconsentire la presenza del palo in località Bongiaga e delle postazioni nel suo territorio. Secondo il modello elaborato i flussi di dati raccolti a Bongiaga e Montevecchia rimbalzerebbero al campanile di Rovagnate e poi a quello di Perego per poi collegarsi alla centrale in Comune. Punti strategici di rilancio a Monte, Bagaggera e Malpensata. Lo studio di fattibilità prevede la presenza di 3 server: uno in municipio, uno nella sede della Polizia locale a Santa Maria Hoè (il servizio di PL è convenzionato insieme al Comune limitrofo) e un terzo finanche presso la scuola media di Rovagnate, dove non arriveranno i dati della lettura targhe. A causa della limitata copertura della linea di trasmissione radio dei dati, alcuni siti avranno solo la lettura targhe, senza cioè l'abbinamento della tradizionale telecamera di contesto. Viceversa, altre postazioni non saranno specifiche per la cattura delle targhe, ma potranno solo riprendere l'ambiente verso cui sono puntati gli occhi elettronici.
Complessivamente saranno installate 92 telecamere fisse per videosorveglianza, 27 telecamere OCR per la lettura delle targhe e 5 varchi ZTL. In tutto i lavori per realizzare questo corposo intervento di videosorveglianza comunale dovrebbero durare 28 settimane. All'interno del costo totale ci sono anche la fornitura di un tablet per il supporto alle operazioni di pattugliamento su strada della Polizia locale, l'addestramento per almeno 16 ore e la manutenzione, per i primi tre anni dal collaudo, da parte dello stesso operatore che vincerà l'appalto. Quanto alla copertura economica, non è ben chiaro come verrà sostenuta la spesa. Al momento si parla genericamente di avanzo di amministrazione ed eventuali contributi esterni.
Il progetto è sconnesso da un'unitarietà d'insieme con il territorio circostante, che pure subisce l'invasione turistica degli avventori del Parco del Curone nelle giornate di bel tempo. Pare che i Comuni limitrofi non siano stati informati su questa progettualità della Giunta di Marco Panzeri. Per stasera, lunedì 15 novembre, il presidente del Parco del Curone, Marco Molgora, avrebbe convocato una riunione informale con i sindaci dei Comuni soci per discutere a 360 gradi del tema della fruizione del territorio e della relativa gestione. Un momento per fare il punto della situazione dopo la sperimentazione delle navette del mese di ottobre e per discutere sui passi futuri.
In tutto ciò anche il Comune di Olgiate Molgora avrebbe in serbo delle idee per la rete di videosorveglianza. Intanto uno studio di fattibilità, non ancora approvato, per un sistema di lettura targhe dal valore di circa 200 mila euro per coprire le aree di ingresso al Comune. E poi l'ipotesi ventilata di una ZTL tra Pianezzo, Beolco e Mondonico. In quest'ultimo caso l'amministrazione comunale vuole ponderare con attenzione la scelta, pure in base alle sperimentazioni di chiusura al traffico la prossima primavera, in attesa di capire se si riuscirà ad impostare un'azione condivisa con l'Ente Parco. Olgiate avrebbe infatti chiesto a Cascina Butto di affidare uno studio specifico sulla fruizione sostenibile per tutta l'area interessata dai problemi viabilistici. Quella di Olgiate sarebbe dunque la terza ZTL nel Parco del Curone.