Terza dose: senza l'hub Technoprobe tutti i meratesi a Lecco. Soluzione inaccettabile

Quella che trovate in coda è una delle tante lettere cui nessuno ha sinora dato una risposta. Ma facciamo due calcoli. Tra aprile e ottobre al centro vaccinale di Cernusco messo a disposizione gratuitamente dalla famiglia Crippa, titolare della multinazionale Technoprobe Spa sono state effettuate 160mila inoculazioni. Diciamo a 70-80mila persone. Ora ci sono i richiami da effettuare rapidamente ai soggetti con fragilità e cronicità oltre a quanti rientrano nelle categorie per le quali la vaccinazione è d'obbligo.

Ma nel contempo è partita la campagna "terza dose" da effettuare a sei mesi di distanza dalla seconda quando, dicono gli esperti, gli effetti difensivi del vaccino tendono a calare. Il centro vaccinale ha cessato l'operativa a fine ottobre dopo una proroga di una quindicina di giorni per andare incontro alla mancata programmazione sostitutiva da parte dell'Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Lecco i cui vertici principali, nella fattispecie sono il direttore generale Favini e il direttore del socio-assistenziale Frisone. Ma dove dovremo andare noi meratesi per la terza vaccinazione? Tutti al Palatauris, cioè 60-70mila persone in più di quante il centro vaccinale del capoluogo ha gestito nei mesi scorsi? E' mai possibile accettare un simile disservizio? Attendere una presa di posizione dei sindaci del territorio a partire da quello di Merate, dei vertici dell'ASST e dell'Agenzia di Tutela del territorio è il minimo sindacale per rispetto ai cittadini.