Merate: caloriferi a singhiozzo in 4^B e gli studenti per protesta ''scioperano''


Questa mattina la classe 4^B dell'istituto Viganò ha protestato pacificamente non assistendo alle prime ore di lezione e posizionando dei cartelloni all'esterno della scuola per chiedere che vengano accesi con regolarità i caloriferi.
Dal 15 ottobre, infatti, data in cui è consentito l'avvio degli impianti di riscaldamento, la situazione a scuola è stata a dir poco problematica. Il funzionamento è stato a singhiozzo e i ragazzi si sono trovati costretti a stare in classe con giacche e sciarpe, rimediando sempre più spesso malanni e comunque non vivendo questi momenti a scuola in maniera salubre.

A destra Beatrice Caretti


Le regole del covid, inoltre, impongono che la classe sia arieggiata ogni ora, con un crollo ulteriore delle temperature già basse, e non consentono di stare nei corridoi dove la situazione pare tutto sommato più accettabile.
Nonostante le continue rimostranze al dirigente scolastico che a sua volta ha esposto la problematica alla Provincia, ente cui compete la manutenzione e la gestione delle scuole superiori, ad un mese di distanza dall'accensione dei riscaldamenti nulla sembra essersi risolto in via definitiva quantomeno per la 4^B dove il problema persiste. E per questa ragione gli studenti oggi hanno protestato a suon di cartelloni "Fa più freddo al Viganò che al polo nord", "Come compagno di banco ho un pinguino", "Altro che green pass, al Viganò serve lo ski pass".


A farsi portavoce delle istanze dei compagni sono le rappresentanti di classe Beatrice Caretti e Veronica Spinelli (assente questa mattina perchè ammalata). "Quando protestiamo i caloriferi partono per un po' ma poi il giorno dopo sono già spenti. Non siamo a norma e non è possibile fare lezione in queste condizioni. È un mese ormai che ci rechiamo quasi ogni giorno dalla preside per chiedere un intervento ma ci viene detto che il problema è della provincia. Solo che noi continuiamo a restare al freddo".

Interpellato l'assessore provinciale delegato, Felice Rocca, ha così spiegato. "L'impianto è nuovo e confermo che dal 15 ottobre, giorno dell'accensione, ci sono stati dei problemi nell'avvio del sistema. Siamo subito intervenuti e ci siamo recati anche tutti i giorni presso l'istituto per capire dove fosse il problema. Pian piano la situazione si è andata normalizzando. Ora non sapevo che ci fosse ancora una classe al freddo. Ci attiviamo subito per capirne le ragioni e risolvere anche questo problema. I ragazzi devono fare lezione al caldo".

S.V.
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