Cernusco: sul ‘caso’ del vice segretario la minoranza interpella. Prima grana per Toto

La prima grana del sindaco Gennaro Toto è di natura etica. Al suo fianco, nel Consiglio comunale di insediamento c'era un volto nuovo per Cernusco Lombardone, il vice segretario Claudio Brambilla [clicca QUI]. Il suo è un incarico di collaborazione, al costo massimo di 600 euro al mese per il rimborso del trasporto, decretato dal primo cittadino in persona. Quella del segretario è infatti una scelta fiduciaria del sindaco che, per usare il latinorum del decreto n. 15 del 21 ottobre 2021, segue "il principio dell'intuitu personae". "Notevole esperienza" veniva riconosciuta al professionista nell'atto del sindaco, e sarà senz'altro vero. Brambilla ha infatti una lunga carriera da segretario generale, anche per Comuni di grandi dimensioni, compreso quello di Monza, con incarichi direttivi in ogni area dell'amministrazione locale. Dal 1993 al 1999 ha avuto la responsabilità di gestire per conto del Comune di Monza, il Parco, la Villa Reale e l'Autodromo. È stato direttore capo-area a Varese. Inoltre, al di fuori dell'amministrazione pubblica, è stato membro della Giunta CONI regionale per otto anni e poi della Giunta CONI di Varese. È stato per oltre quindici anni presidente della Federazione Sport Disabili in Lombardia e pure iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblicisti. Negli ultimi anni, pur in quiescenza, sta accettando qua e là incarichi da vice segretario.

Il vice segretario Claudio Brambilla

Fin qui nulla di male, se non che nel 2014 è stato coinvolto nell'indagine penale denominata "Clean City" per corruzione e turbativa d'asta. La Procura di Monza stava indagando su un sistema presuntivamente corruttivo in cui l'azienda familiare "Sangalli Giancarlo & C S.r.L." pagava tangenti a politici locali e funzionari pubblici per accaparrarsi delle commesse. Sotto la lente dei magistrati e della Guardia di Finanza vi era in particolare un appalto sulla raccolta dei rifiuti del Comune di Monza, per il quale Brambilla compariva come membro esterno della commissione di gara (in quel periodo non era dipendente dell'Ente locale). Per questo ha già risarcito in sede civile/penale al Comune di Monza la somma di 150 mila euro (che era stata prima sequestrata e poi confiscata), pari alla metà della contestata erogazione corruttiva. Per la Corte dei Conti della Lombardia si tratta di un "segno inequivoco di leale riconoscimento dei fatti tangentizi di cui è causa".

 

Se i fatti risalgono al 2009, la sentenza della Corte dei Conti è del maggio scorso, che ha previsto per il dott. Claudio Brambilla la condanna al pagamento al Comune di Monza di 225 mila euro per danno all'immagine, cifra già rivalutata rispetto alla richiesta della Procura. Nell'udienza ha ammesso, tramite il suo legale, di aver percepito una tangente per "problemi familiari". I suoi avvocati avevano tuttavia eccepito che l'aggiudicazione della commessa in favore dell'impresa Sangalli sarebbe stata inevitabile, anche in assenza della dazione tangentizia, a fronte di un'unica offerta presentata e di conformità della stessa al bando. Bando che per la Procura era stato costruito appositamente per far vincere la suddetta impresa, ma per i legali tale condotta non era ascrivibile a Brambilla.

 

Abbiamo chiesto al sindaco Gennaro Toto se fosse al corrente di tali fatti. Ha risposto affermativamente cercando tuttavia di gettare acqua sul fuoco: "Non sono io quello deputato a giudicare. So solo che sono passati più di cinque anni dai fatti contestati e che abbiamo controllato che ha la fedina penale pulita. È un professionista che ha 50 anni di esperienza. D'altronde è una situazione momentanea, l'incarico è di un anno". Il primo cittadino ha comunicato che la dipendente comunale Manuela Sala, che era stata nominata vice segretaria dall'ex sindaca Giovanna De Capitani in seguito al pensionamento della dott.ssa Maria Antonietta Manfreda, avrebbe manifestato di non essere intenzionata a proseguire con tale incarico. "Oggi come oggi trovare un segretario per un Comune delle nostre dimensioni è molto difficile. La situazione è quella che è. Per 4 mesi possiamo mantenere un vice segretario senza chiedere niente a nessuno, poi dovremo comunicare all'Agenzia dei segretari, che deciderà il da farsi". Nel prossimo Consiglio comunale sarà portato come punto all'ordine del giorno lo scioglimento della precedente convenzione del segretario comunale.

 

Intanto questa mattina, lunedì 8 novembre, è pervenuta al Protocollo del Comune di Cernusco un'interpellanza di Un passo avanti insieme (CLICCA QUI per il testo integrale), che chiede venga discussa proprio nella prossima assise. Il gruppo di minoranza considera il conferimento dell'incarico da vice segretario "se non illegittimo, quantomeno inopportuno". L'opposizione avanza il dubbio, inoltre, che non sia stata seguita una corretta procedura. Citando una norma, risulterebbe che tra i presupposti per la nomina di un vice segretario vi sia il fatto che sia andata deserta la pubblicizzazione finalizzata alla nomina di un segretario titolare. Iter di cui non vi è al momento evidenza. Per Un passo avanti per avere un vice segretario servirebbe l'autorizzazione del Ministero dell'Interno. In ogni caso l'incaricato dovrebbe essere un funzionario di ruolo in servizio da almeno due anni presso un Ente locale, avendo i requisiti di partecipazione al concorso.

Marco Pessina
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.