Osnago: Laura Conti partigiana, medico e attivista politica nel libro di Fieramonte

Il suo nome è legato al disastro di Seveso, dove il 10 luglio 1976 si alzò una nube tossica e nociva dall'impianto chimico dell'Icmesa a seguito del guasto di un reattore, ma prima di allora Laura Conti era già stata nell'ordine partigiana, medico e politica. In qualità di consigliera regionale si interessò molto alla tragedia ambientale di cui sopra e fu allora che si rafforzò in lei lo spirito ecologista, che la portò oltre che a pubblicare numerosi libri di divulgazione scientifica anche ad essere tra i fondatori della Lega per l'Ambiente, poi diventata Legambiente. Oggi è considerata una pioniera dell'ambientalismo italiano.

 

Nel centenario della sua scomparsa, l'autrice e giornalista Valeria Fieramonte, ospitata nel pomeriggio di sabato 6 novembre a Osnago dalle associazioni del movimento ''Ora Basta'' in un incontro che si è svolto presso la sala civica Sandro Pertini, ha raccontato in un libro la vita di Laura Conti, traendo spunto anche dalle diverse interviste che le concesse.

Fieramonte, giornalista freelance in campo scientifico che ha collaborato per numerose testate, tra cui il Corriere della Sera, Le Scienze e Salve, ha dialogato con l'attivista Anna Maria Vicini dopo gli interventi di Amalia Bonfanti, presidente dell'associazione ''L'altra metà del cielo'' di Merate, e del sindaco di Osnago Paolo Brivio, il quale ha elogiato iniziative come quelle promosse da ''Ora Basta'' in quanto incoraggiano la sensibilità nei confronti di temi come le pari opportunità e l'ecologismo.

La giornalista Valeria Fieramonte e Anna Maria Vicini

Amalia Bonfanti, presidente dell'associazione L'altra metà del cielo


Vicini ha anzitutto sottolineato come la figura di Conti sia effettivamente più ricca e complessa di quanto si possa credere, dal momento che viene associata principalmente al suo impegno nel fare chiarezza e chiedere giustizia in seguito al disastro di Seveso. ''La sua fu una visione profetica in campo ambientalista'' ha aggiunto. ''Se l'avessimo ascoltata oggi problemi come il riscaldamento globale non ci sarebbero''. ''Da ragazzina partecipavo alle riunioni della Fgci (Federazione Giovanile Comunista Italiana) e posso assicurarvi che quando arrivava lei portava una luce diversa'' ha spiegato l'autrice Fieramonte. ''Era una donna molto carismatica e non ho mai conosciuto nessuno che non lo riconoscesse''.

Il sindaco Paolo Brivio

Nel 1939, ha proseguito, Conti era una delle poche donne iscritte all'università, e in particolare alla facoltà di medicina. Negli anni successivi sposò la causa partigiana e fu addirittura internata nel campo di concentramento di Bolzano. ''Diventò partigiana poco dopo essersi iscritta all'Università'' ha raccontato Fieramonte. ''Aveva l'incarico di fare disertare i repubblichini e convincerli ad unirsi ai partigiani. Un gruppo di fascisti però la catturò''. Il dialogo con l'autrice del libro ''La via di Laura Conti'' è proseguito con il racconto di alcuni aneddoti anche sentimentali della politica e del ruolo che giocò nel disastro di Seveso.
Il risultato è stato il racconto di una vita all'insegna dell'impegno politico e la passione verso la scienza, la medicina, la biologia e l'ecologia, un lavoro intenso il suo volto ad edificare una società migliore per tutte e per tutti.
E.C.
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