Comodamente sedute/19: fare del bene tutti i giorni per essere in pace con se stessi

Giovanna Fumagalli Biollo
Da sempre considero la banana uno dei miei frutti preferiti in assoluto.
Tra l’altro, non so se lo sapete, ma grazie al suo elevato contenuto di potassio, magnesio, vitamine, ferro e fibre, la banana rappresenta per il nostro organismo un frutto benefico in grado di proteggere la nostra salute, (senza contare il suo potere nutritivo!)
Non per niente è tra i frutti più consumati al mondo!
Però vi dico la verità, pur amando tanto questo frutto, ho sempre detestato i dolci alle banane e non ne ho mai realizzati.
Per questo quando l’altro giorno la mia terzogenita mi ha proposto di preparare il banana bread (il pane alla banana), le ho subito bocciato l’idea. Ma siccome la mia diciottenne sa essere molto convincente quando ci si mette, complici due banane un po’ troppo mature che mi guardavano speranzose da qualche giorno, ho ceduto dicendole che non ero affatto sicura che l’avrei assaggiato.
Ebbene care amiche, vi garantisco che il risultato finale mi ha veramente stupita, perché il banana bread è un dolce morbido, con un gusto delicato e il sapore della banana si sente pochissimo.
Quindi sono davvero felice di aver cambiato idea e vi giro subito la ricetta, così se anche voi siete prevenute nei confronti dei dolci alla banana, potrete cambiare idea come è accaduto a me.

BANANA BREAD
Ingredienti
210 gr di farina
mezza bustina di lievito per dolci
2 uova
100 gr di zucchero
2 banane mature schiacciate
100 gr di burro fuso
1 cucchiaino di cannella in polvere
50 gr di gocce di cioccolato

Procedimento
Se utilizzate la macchina del pane :
Inserite prima i liquidi (quindi il burro, le uova, le banane schiacciate), poi aggiungete tutti gli altri ingredienti. Avviate la macchina nel programma “Pane dolci” livello di cottura medio. Controllate di tanto in tanto che tutti gli ingredienti siano mescolati correttamente.
Se invece lo preparate a mano:
Schiacciate con una forchetta  le banane per ridurle in purea e tenetele da parte. In un’altra ciotola lavorate con le fruste elettriche le uova con lo zucchero, versate il burro sciolto tiepido e quando avrete ottenuto un composto omogeneo aggiungete la purea di banane, la farina  setacciata, il lievito, la cannella e da ultimo le gocce di cioccolato. Versate l’impasto nello stampo da plum-cake e infornate a 180° per circa 45 minuti. Fate la prova dello stecchino a fine cottura, poi sfornate e se vi piace spolverizzate con zucchero a velo.
Realizzare questo dolce mi ha fatto riflettere su quanto le banane siano veramente frutti virtuosi: non solo consumate crude sono squisite, ma anche cotte.



LA VIRTU’
“Disposizione dell’animo che spinge l’uomo a praticare e
perseguire costantemente il bene, prescindendo da eventuali ricompense o castighi,
tanto nella vita pubblica, quanto in quella privata”.
Sembra una parola passata di moda, e invece è attuale più che mai.
La virtù infatti è la qualità migliore che possediamo e che ci aiuta ad assolvere nel migliore dei modi i nostri compiti quotidiani.
“Tu mi domandi infine, carissimo, in che cosa consista la virtù?
Consiste nel far del bene.
Operiamo bene, e tanto basta; e non staremo a guardare troppo al motivo”.
Voltaire
C’è una definizione che mi sta a cuore e che spesso utilizzo, che secondo me rende molto bene l’idea di virtù: fare bene il proprio pezzettino ogni giorno, per ritrovarsi alla fine della giornata in pace con se stessi.
Alle volte riempiamo i nostri giorni di innumerevoli attività pensando che se così non fosse, sprecheremmo tempo preziosos.
In realtà ciò che conta è svolgere ogni nostra faccenda, anche piccola, semplice, nel migliore dei modi, con impegno, responsabilità, ma soprattutto con un enorme rispetto nei confronti degli altri, avendo come obiettivo quello di produrre del bene.



La chiesa festeggia il 1° ottobre santa Teresa di Lisieux, meglio conosciuta come santa Teresa del Bambin Gesù, una suora carmelitana morta quasi sconosciuta a 25 anni nel monastero di Lisieux, dove visse per quasi tutta la sua vita.
La grandezza di questa suora che ha fatto di lei una figura venerata a livello mondiale, è stata quella di ricercare la santità, non nelle grandi azioni, ma negli atti quotidiani, anche i più insignificanti, a condizione di compierli per amore di Dio.
Se non vi dispiace oggi vorrei augurarvi buona domenica lasciandovi in compagnia di un canto le cui parole sono state scritte proprio da questa santa. A me sono arrivate dritte al cuore, mi piacerebbe sapere quale effetto sortiranno in voi.

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E naturalmente se questo articolo vi è piaciuto potete sempre fare un salto nel mio blog www.comodamentesedute.com.
Buona domenica!
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo
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