Merate: inaugurati gli orti sospesi realizzati al centro diurno disabili. Esempio di sinergia tra pubblico, privato e volontari


Sono stati pensati come "orti sospesi" per agevolare le azioni di manipolazione, semina e coltivazione da parte degli utenti disabili in carrozzella ma al tempo stesso come modello da esportare in altre realtà, senza più bisogno di essere progettati, in una sorta di "copia e incolla" di facile realizzazione.

Questa mattina alla presenza delle autorità locali, dell'assessore regionale alla disabilità Alessandra Locatelli, dei rappresentanti di ATS e ASST, dei volontari, delle imprese impegnate a vario titolo nell'opera, sono stati inaugurati gli spazi ubicati nel giardino interno del centro diurno disabili, in via fratelli Cernuschi.

Pensati due anni fa con il desiderio di creare un momento di socialità e responsabilizzazione dell'utenza fragile del CDD attraverso la cura e la coltivazione di un orto, questi spazi hanno potuto avere un seguito grazie all'interazione tra diversi fattori.
Anzitutto il comune che, su richiesta dell'associazione amici del CSE, tramite la sua presidente Rose Marie Roberti, ha concesso il fazzoletto di terra in comodato d'uso gratuito.

 

Taglio del nastro con la presidente Rose Marie Roberti, il sindaco Massimo Panzeri e l'assessore regionale Alessandra Locatelli

 

Un "dono fatto col cuore" è stata poi la risposta che è arrivata dalle imprese che si sono fatte carico della parte pratica. A partire dallo studio MSA + partners srl con l'architetto Roberto Sacchetto che ha da subito offerto la massima disponibilità, a costo zero, per ideare e realizzare gli orti. Poi Italcementi che ha fornito il materiale così come il cemento drenante posto a terra sul percorso che conduce agli orti e che tutela il ciclo naturale dell'acqua e ancora le imprese Limonta, Gilardi, Locatelli nonché il Brico che, ciascuna per la sua parte, ha contribuito al risultato finale.

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Si tratta, nel concreto, di una serie di "cubi" in legno alti poco più di un metro, sagomati appositamente affinchè al piano, dove si trova la terra con i vasi e le piantine, riesca ad arrivarci un utente in carrozzella, incastrandosi alla perfezione nello spazio come fosse un tavolo di lavoro.
In questo modo le coltivazioni non saranno solo a terra ma anche "sollevate", da qui "orti sospesi", alla portata di tutti.

 

Da sinistra Maurizio Locateli (impresa Limonta), Massimo Gilardi,
Roberto Sacchetto, Aurelie Bruno (Brico), Alberto Ghisalberti (Italcementi)

 

Soddisfatto ed emozionato il sindaco Massimo Panzeri che ha definito questo taglio del nastro, come uno dei più belli e dei più attesi; piacevolmente sorpresa e riconoscente a tutto il territorio coinvolto nella realtà del CDD che rappresenta un punto di orientamento e di crescita per i ragazzi, l'assessore regionale Locatelli. Ha parlato di una iniziativa "non scontata" ma segno di qualità e esempio per il territorio extraprovinciale il direttore socio sanitario di ATS dr. Antonio Colaianni mentre il dottor Enrico Frisone di ASST ha visto in questo progetto la volontà di ripresa e coesione dopo un periodo durissimo.

A chiudere la carrellata di interventi la presidente Rose Marie Roberti dell'associazione Amici del CSE che non ha potuto ringraziare tutti coloro che in questi anni si sono dati da fare quotidianamente, ciascuno per la propria parte, auspicando che il CDD diventi sempre più una risorsa per il territorio, con l'aiuto e la collaborazione di tutti.

S.V.
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