Merate incontra l'autore/5: ''Delitto in canonica'' di Ambrogio Andreotti chiude la rassegna
Si è chiusa nel grigio pomeriggio di sabato 30 ottobre la rassegna 'Merate incontra l'autore', il ciclo di appuntamenti che ha portato nella sala della biblioteca civica A.Manzoni cinque autori e autrici locali e i loro romanzi. L'ultimo incontro è stato con lo scrittore classe '54 Ambrogio Andreotti, originario di Morbegno ma residente a Paderno d'Adda.
Quello presentato da Andreotti è stato 'Delitto in canonica', il suo secondo romanzo, pubblicato per PlaceBook nel maggio del 2021. Il libro si inserisce al centro di una trilogia iniziata nel 2020 con 'Un letto a tre piazze', un'appassionante storia che racconta le vicende della famiglia del colonnello Giovanni Poletti dagli anni Venti del Novecento fino agli anni Sessanta, e chiusa da 'Spietati. La vendetta del sangue', uscito proprio settimana scorsa sempre per la medesima casa editrice.
La storie, ha spiegato Andreotti, sono tutte a loro modo vere. Ambrogio infatti nella vita era un disegnatore e per lavoro ha viaggiato per tutta Italia e conosciuto molte persone. Tre anni fa, arrivato il momento della pensione, ha deciso di poggiare la matita con cui per anni ha lavorato e impugnare una penna per iniziare a scrivere storie vere, di uomini e famiglie realmente esistite. Il colonnello Poletti, ha raccontato, è esistito, ovviamente non era questo il suo nome, e lui ha avuto modo di conoscerlo, parlarci e frequentare sia lui che la sua famiglia, che altro non è che la famiglia descritta nel romanzo 'Un letto a tre piazze'. "Persino il letto a tre piazze ho avuto modo di vedere nella villa che nel romanzo ho scritto trovarsi a Varenna, ma che in realtà si trova altrove".
Alla verosimiglianza e alla veridicità delle storie di Andreotti si aggiunge il suo stile, che lui stesso ha definito "facile e scorrevole", e la sua cura per i dettagli a livello storico, geografico, ma soprattutto gastronomico. Molti i piatti tipici delle zone citate che lo scrittore ha voluto ricordare, come i pizzoccheri e i taroz valtellinesi. Un'attenzione particolare rivolta anche alle auto dell'epoca, come l'Alfa Romeo Pescara Spider del colonnello Poletti.
E.Ma.