Montevecchia: da 3200 viti e 1700 kg d’uva ecco il ''Passonino rosso''  vinifica Valcurone


Sono circa tremiladuecento le viti da cui, ormai da oltre quindici anni, Fabrizio Cogliati raccoglie l'uva che dà vita al Passonino Rosso.

Era in realtà da molto prima che le viti erano presenti nei terrazzamenti circostanti a quello che divenne il ristorante Passone di Franco e Elvira Cogliati, i genitori di Fabrizio, ma poi, nel passato recente, le vecchie viti sono state sostituite coscienziosamente con altre e ora la famiglia Cogliati dispone di milleseicento vitigni Barbatella, quattrocento Croatina, quattrocento Barbera, quattrocento Nebbiolo e quattrocento Lagrein.

 

I millesettecento chili d'uva raccolti quest'anno, ha spiegato Fabrizio, vanno a vinificare presso l'azienda vinifica Valcurone di Aldo Ghezzi, il quale, mischiando le uve raccolte, dovrebbe produrre all'incirca milleseicento bottiglie di Passonino. A lui il compito di curare i passaggi e controllare che il prodotto sia genuino e mantenga le caratteristiche di sempre. Il Passonino infatti, ha raccontato Fabrizio, è un vino piacevole, non troppo corposo, morbido e che rispetta i canoni di Montevecchia, l'acidità è giusta e il gusto è aspro quanto basta per deliziare chi lo beve.

Inizialmente, nel 1953 - anno in cui i Cogliati ritirano la trattoria -, quando le viti non erano identificate come ora, il vino veniva prodotto dalla famiglia di Fabrizio con meno attenzione di quanto non si faccia adesso, ma la passione era la stessa, per questo si può dire che la recente tradizione del Passonino sia comunque ben radicata nella storia e nella terra di Montevecchia, ma soprattutto nel cuore che i Cogliati mettevano per coltivarla.

E.Ma.
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