Lomagna: in consulta l'aggiornamento sul centro sportivo, tempistiche e scadenze

Il centro sportivo di Lomagna
Continua a slittare la previsione dell'apertura del centro sportivo di Lomagna. Da quanto scritto sul progetto definitivo del concessionario, approvato dalla Giunta comunale, i lavori preliminari propedeutici all'inizio dell'attività sportiva sarebbero dovuti terminare a fine settembre. Nel Consiglio comunale del 28 settembre la sindaca Cristina Citterio aveva parlato di un ritardo di un mese. Ora la consigliera delegata allo Sport Stefania Casturà ha dichiarato nella Consulta del 27 ottobre: "Le ultime informazioni che abbiamo ci dicono che il centro dovrebbe aprire nelle prime settimane di novembre".

Non sono tuttavia scadenze tassative. Gli unici vincoli temporali sono quelli riportati nella convenzione e non quelli nel progetto definitivo (da qui la domanda retorica di Ilaria Comi su che tipo di valore ha il progetto stesso). I due scaglioni sono di 24 mesi e 5 anni. Alcune opere sono però imprescindibili per l'apertura al pubblico dell'area sportiva. Lo ha chiarito la consigliera Casturà ai membri della Consulta, ribadendo quanto emerso in aula consiliare a settembre. La convenzione non prevede penali economiche in caso di mancata ottemperanza alle scadenze, ma la decadenza della convenzione stessa, ha specificato Casturà su specifica domanda del presidente della Consulta Roberto Formenti.

I componenti dell'organo consultivo si sono ampiamente soffermati sul tema delle tempistiche. E non tanto per la preoccupazione che si dilatino - come manifestato nella precedente occasione - quanto per le parole della sindaca Citterio in assise, che aveva parlato di "più di un errore" nel verbale della Consulta del 29 giugno, uno di questi proprio sulla scadenza temporale degli interventi di riqualificazione. Secondo l'unanimità dei membri della Consulta sarebbe stato asserito da Casturà che i quattro mesi fossero riportati nella convenzione e dunque vincolanti. Ieri la consigliera si è scusata se si è espressa male. Un gesto apprezzato ma che non è stato sufficiente a contenere il disappunto della Consulta verso il primo cittadino, che in Consiglio comunale aveva pure affermato che il valore del verbale di una Consulta sia inferiore rispetto a un atto amministrativo. Un'enunciazione di per sé veritiera, ma che è stata recepita come una mancanza di rispetto nei confronti della commissione consultiva. "Una dichiarazione del genere in Consiglio comunale è una mancanza di rispetto verso dieci persone che fanno parte della Consulta e dedicano il proprio tempo per cercare di proporre delle iniziative - ha sostenuto Fabio Sala - La sindaca ha detto che il verbale dell'ultima Consulta è sbagliato. Poteva almeno segnalarlo prima al presidente della Consulta o al consigliere delegato. Aveva tutto il tempo per farlo correggere, non aspettare il Consiglio comunale per dire che il verbale era sbagliato".

Interventi nella stessa direzione sono stati pronunciati dal presidente Formenti e dagli altri componenti della Consulta, che hanno deciso di approvare il verbale così come era stato formulato, respingendo di fatto la tesi della sindaca circa la presenza di errori nel testo. Casturà si è detta dispiaciuta per come sono state interpretate le parole della sindaca, assicurando che non fossero una mancanza di rispetto. Fabio Sala ha tuttavia chiesto che Citterio partecipi alla prossima Consulta per chiarire le dichiarazioni pronunciate in Consiglio.

Non del tutto chiaro è il destino del campo coperto più recente, quello non ultimato. Sul punto ha insistito per ottenere maggiori informazioni il consigliere Alberto Bonanomi, che ha domandato più volte se il progetto definitivo contenga informazioni dettagliate sulla tipologia di attività che saranno svolte o se sia un calco dei contenuti della convenzione. Ha infine chiesto esplicitamente: "Nel campo coperto nuovo cosa faranno?". Risposta della consigliera delegata allo Sport, Casturà: "Se la domanda è se faranno dei campi da paddle, la risposta è sì, faranno dei campi da paddle. Nel progetto sono presenti campi da paddle". Fabio Sala ha poi domandato come sarà garantita la polifunzionalità se sarà costruito un muro. Ma per Casturà "non viene costruito nessun muro. Il campo mantiene la polifunzionalità. Sarebbe un campo paddle, tennis, calcio".

Un altro componente della Consulta ha però sostenuto che, avendo parlato con uno dei gestori, sembrerebbe che i campi da paddle verranno costruiti ex novo su zone attualmente libere. A questo punto è sembrato che la consigliera abbia ritrattato le precedenti affermazioni, dichiarando questa volta: "Queste domande molto tecniche meglio chiederle a chi ha progettato il campo o al presidente della società". Da qui il commento spazientito di Bonanomi: "Non ci vuole tanto a vedere un progetto e capire dove sono i campi".

Infine tra le varie ed eventuali Fabio Sala ha lamentato il mancato coinvolgimento della Consulta sulla programmazione delle attività estive/autunnali sostenute da un contributo regionale da 75 mila euro. Casturà ha detto che l'amministrazione ha scelto di interfacciarsi con le associazioni. Secco il commento di Fabio Sala: "Ecco qual è la considerazione dell'amministrazione per le Consulte". Ha poi segnalato il rischio dettato da una grondaia pericolante già da inizio ottobre nell'immobile comunale presente nel parco giochi di via Silvio Pellico.

È stata poi riportata la lamentela sui social di una signora che avrebbe visto un bambino fare i propri bisogni sul prato dopo aver visto che il bagno era chiuso. Casturà ha sostenuto che la chiusura delle toilette pubbliche è per ragioni anti-covid. Per la Consulta andrebbero presi provvedimenti lungimiranti perché è meno igienico l'episodio raccontato.

M.P.
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