Merate: rischio idraulico, la città nella fascia più alta regionale. Ben 22 interventi previsti, 700mila euro da investire nel 2022

Gestione dei rischio idraulico. Su questo tema - reso di grande attualità come ha fatto notare il consigliere Roberto Perego a causa dei cambiamenti climatici - ha discusso la Commissione urbanistica, ambiente e territorio di Merate del 25 ottobre, presieduta da Alessandro Vanotti, presenti i membri Alessandro Pozzi e Norma Maggioni, l'assessore Andrea Robbiani e il sindaco Massimo Panzeri. La necessità di redigere uno studio sui rischi potenziali di allagamenti del territorio di Merate è in realtà dettata da una normativa regionale, la numero 7 del 23 novembre 2017, modificata in parte nel 2018 e nel 2019. In sostanza la Regione ha individuato quattro fasce di rischio idraulico A, la più alta, D la più bassa. Merate è stata inserita in fascia A, a rischio idraulico più elevato per cui deve produrre una serie di studi per individuare tutte le aree critiche e predisporre gli intervento correlati nell'arco temporale di 5-10 anni. Almeno questa la rassicurazione data dall'assessore Robbiani ad un preciso quesito posto da Alessandro Pozzi.

Le aree di criticità sono ben 22. Lo studio è stato realizzato dalla società Datek22 Srl ed è stato illustrato dall'ing. Berbenni con la presenza del collega ing. Corti.

Nelle schede si rilevano le aree di criticità sparse un po' su tutti gli 11 chilometri quadrati del territorio di Merate. Accanto alle zone tradizionalmente colpite da allagamenti a seguito di forti temporali come la provinciale 54, parte di via Montegrappa, le vie Tagliamento, Isonzo e Cadore sempre a Sartirana, la fascia sotto via San Vincenzo e giù lungo via Campi fino alla provinciale, via Stelvio, forse quella che subisce i disagi peggiori, ci sono punti della città meno critici ma non per questo da ignorare. Problemi ad esempio, ci sono anche nella zona Est nei pressi della Esselunga di Calco con via del Ciot che si allaga a causa della discesa impetuosa dei rivoli d'acqua dalla collina sovrastante. Insomma un quadro preoccupante che richiede interventi sia di potenziamento della rete fognaria sia di realizzazione di vasche di laminazione per contenere gli eccessi di pioggia.

Si tratta di 3.356.550 di euro da investire e di progettazioni spesso lunghe e complesse. Per questo sia l'Assessore sia il Sindaco hanno spiegato che si inizierà con interventi che richiedono meno burocrazia e in particolare con quelli a nord della città per ottenere un duplice risultato: impedire gli allagamenti di strade e piazza e alimentare il lago di Sartirana convogliando con apposite condotte le acque meteoriche che scendono dalle colline sopra via Volta.

 

Il Sindaco ha precisato che sono già disponibili 700mila euro per i primi interventi che saranno realizzati nel corso del 2022.

Ora la Commissione attende qualche aggiornamento del piano, soprattutto per quanto riguarda proprio lo scavallamento di Calco alto con le acque che si riversano a est verso il cimitero di Sartirana e a ovest fino a allagare la provinciale 72 (ex statale 36) al confine con Calco.

Poi una volta valutato dalla Commissione il piano andrà in Aula per l'approvazione definitiva.

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