Verderio: la pandemia 'vista' dalle famiglie. Conferenza della Proloco con la d.sa Motti


Le chiusure forzate che si sono susseguite nel corso del 2020 a causa della pandemia hanno contribuito, in molte famiglie, ad acuire certi meccanismi che le caratterizzavano già da molto prima. In quei contesti dove la resistenza a tensioni, ansie e momenti difficili da superare era già rodata, il lockdown ha avuto meno ripercussioni sulla tenuta della stabilità famigliare. A sostenerlo è la dottoressa Chiara Motti, ospite venerdì sera della conferenza ''La famiglia durante la pandemia'' organizzata dalla Pro Loco di Verderio presso la palestra comunale. Un dibattito aperto con il coinvolgimento dei presenti piuttosto che una formale conferenza la sua, dove l'attenzione è stata appunto posta sulle conseguenze che l'epidemia e le misure di contrasto hanno avuto nei nuclei chiusi e costretti in quattro mura. Quel che è certo, ha spiegato la dottoressa, laureata in filosofia ed esperta di mediazione e counseling famigliare, è che la pandemia ha dato il via ad una serie di rivoluzioni all'interno della nostra società - basti pensare all'ambito lavorativo - che in parte erano già in atto e dunque hanno subìto un'accelerazione, ma ha anche contribuito a ''formare'' una società più resiliente.

La dottoressa Chiara Motti

Le famiglie e i loro componenti che sono riusciti a non soccombere alle paure, nonostante la tragicità del momento, lo hanno fatto spesso e volentieri mettendo in pratica inconsapevolmente le regole della ''growing zone'', antitesi della ''comfort zone'' che permette di accettare le sfide della vita con più coraggio e aiutando a crescere. In alcuni frangenti del dibattito l'attenzione della dottoressa si è concentrata sulla reazione dei più giovani, che in molti casi hanno affrontato il lockdown riflettendo in qualche modo l'atteggiamento generale della famiglia, perciò in linea di massima meglio quando l'approccio è stato più fiducioso. Un grande insegnamento che ha lasciato il periodo di chiusure forzate in ragazzi e ragazze è stato quello di imparare a relativizzare tra gli aspetti più e meno importanti della vita. Tra i vari interventi dal pubblico che si sono susseguiti c'è stato anche quello di una mamma che ha spiegato di aver trovato nel lockdown, seppure nella sua complessità e tragicità, un'opportunità fantastica per condividere in famiglia momenti di unione e con molta più resilienza che in passato.
E.C.
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