Retesalute: i Comuni convinti sul Piano di risanamento adottato con scelta 'unanime'

È stato adottato all'unanimità il Piano di risanamento e ripresa della continuità aziendale di Retesalute. Giunti alla conta dei voti nessun intoppo è stato manifestato. Pesavano però sotto un profilo politico le assenze di Olgiate Molgora, Oggiono e Cassago. Non hanno esitato, magari attraverso un'astensione per rispetto nei confronti delle minoranze consiliari o per approfondire meglio la materia, neanche i nuovi Comuni appena usciti dal voto amministrativo che ancora non hanno svolto nemmeno il Consiglio comunale d'insediamento.

Massimo Panzeri, Ciro D'Aries, Paolo Emanuele Grimoldi, Alessandra Colombo

 

Dal palco dell'auditorium di Merate è stato espresso ottimismo. Il presidente dell'assemblea dei soci, il sindaco meratese Massimo Panzeri, ha parlato di azienda in equilibrio seppur in forte sofferenza finanziaria per il pesante debito sul groppone. Il presidente del collegio dei liquidatori, Ciro D'Aries, ha insistito sulla necessità di ripianare le perdite. Non sarebbero versamenti a vuoto. "Noi siamo qui pro tempore per traghettare l'azienda o verso la liquidazione o per risanarla. Questo Piano dimostra che può essere risanata". Il Piano attesta, secondo D'Aries, un equilibrio finanziario, economico e patrimoniale sostenibile e dunque la sostenibilità dell'estinzione del debito.

Il presidente dei liquidatori ha spinto sulle tempistiche, chiedendo ai sindaci di far approvare il documento nei rispettivi Consigli comunali entro la metà di novembre. Si riuscirebbero così a completare le operazioni propedeutiche all'estinzione della procedura di liquidazione entro il 31 dicembre. L'effettiva ripresa aziendale avrebbe quindi decorrenza dal 1° gennaio 2022. "Ogni mese che passa prolunghiamo l'agonia aziendale. Ho sempre detto che, se il salvataggio andava fatto, bisognasse agire in tempi brevi. Se stiamo nei termini mettiamo in sicurezza e poi vedremo il resto. Di fronte a un paziente che sta morendo non pensiamo alla manicure ma a salvargli la vita" ha dichiarato D'Aries.

Massimo Panzeri

 

Paolo Emanuele Grimoldi, altro membro del collegio dei liquidatori, ha presentato nuovamente i numeri inseriti nel piano di rilancio, parlando di "dati volutamente prudenziali". Ha ribadito la richiesta di adottare il Piano anche perché "i nostri creditori bussano alla porta". L'ex presidente del CdA, ora membro del collegio dei liquidatori, Alessandra Colombo ha sostenuto che lo stato attuale denota insicurezza per i lavoratori e produce dunque una forte ricaduta sul personale. Mancano cinque assistenti sociali. Nel recente bando partecipato da 10 professionisti solo in 3 hanno accettato il posto mentre gli altri 7 hanno preferito aderire ad altre proposte. Fortunatamente, ha aggiunto, gli attuali assistenti sociali in servizio hanno accettato di svolgere gli straordinari ma è una situazione che non può durare a lungo. Serve perciò iniettare sicurezza. La settimana prossima ci sarà un incontro tra il collegio dei liquidatori e i sindacati.

Ciro D'Aries

Rispetto al Piano presentato nella passata Assemblea dei soci sono state apportate delle modifiche. Sono stati tolti i riferimenti alle responsabilità penali che andranno accertate in sede giudiziaria (era rimasta ancora qualche traccia che la sindaca di Monticello Brianza Alessandra Hofmann ha chiesto e ottenuto di togliere), è stata corretta la tabella relativa alle tariffe dei servizi. Infine è stato posto un maggiore accento sul confronto che l'azienda dovrà tenere con i Comuni e i relativi apparati tecnici. Fatto salvo che in termini di proposte strategiche spetterà ai sindaci indicare la strada.

Alessandra Colombo

Paolo Emanuele Grimoldi

Pochi i commenti pervenuti dai primi cittadini o delegati. Il sindaco di Merate ha sottolineato l'esigenza di puntare a un'oculata spending review, mentre nelle ultime presentazioni si è parlato per lo più di aumento dei ricavi. Ciò non deve significare sacrificare la qualità dei servizi che rendono l'azienda competitiva. Ci sono degli interventi puntuali o tecnici da parte di Robbiate e dei nuovi arrivati di Cernusco Lombardone e Montevecchia. Mentre il dott. Filippo Galbiati sul piano più politico si è detto soddisfatto che siano state accolte gran parte delle osservazioni pervenute, in particolare quelle da lui evidenziate nella assemblea di settembre. Ha quindi posto l'accento sulla necessità di "ripensare il sistema di welfare, innovare e sperimentare soluzioni differenti nell'ambito dei servizi al territorio, anche alla luce del nuovo Piano di Zona da approvare". Sul punto è tornato anche poco più tardi: "Sulla partita delle politiche sociali, fermo restando il controllo pubblico, abbiamo bisogno di grandi cambiamenti, anche su come impostare i rapporti con gli Ambiti, l'ATS e gli ospedali. Non possiamo arrivare tardi a quella fase dopo tutto questo tempo".

Intanto la palla, messa alle spalle l'adozione del Piano di risanamento, passa ai Consigli comunali, che dovranno approvarlo insieme ai bilanci di Retesalute (approvati in assemblea dei soci a settembre) all'interno della delibera per il ripiano delle perdite. Sulle modalità di approvazione si tenterà di produrre un documento condiviso.

M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.