Lomagna: 'sepoltura' negata con la suocera per una donna. É il regolamento che lo vieta

Il comune Lomagna ha negato le ultime volontà di una signora di 66 anni di essere sepolta insieme alla suocera e al marito quando sarà il suo momento di lasciare questo mondo. In un loculo solo.
Se fossimo dei ministri tutto sarebbe più facile.

Lettera firmata

"Mia moglie aveva espresso la volontà di essere sepolta con la suocera" ha raccontato il marito all'indomani del decesso "mi sono recato in comune per dare seguito alla sua volontà e mi sono sentito dire che non era possibile perchè il regolamento non lo consentiva". Amareggiato e stupito l'uomo ha tentato in qualche modo di spiegare le ragioni della sua famiglia e trovare una soluzione. "Mi chiedo come sia possibile una cosa simile. Mia moglie è stata cremata, chiedevamo solo che le ceneri venissero messe nel loculo assieme alla suocera. Se questo non fosse stato possibile mi ero dato disponibile ad acquistare uno spazio più ampio dove un domani avrei trovato posto anche io, ma mi è stata negata anche questa possibilità". Non potendo dare corso diversamente alle volontà della moglie, non c'è stata altra soluzione che quella di acquistare un nuovo loculo dove far riposare i resti della consorte, non mancando di manifestare rabbia e amarezza per l'accaduto.


Abbiamo chiesto delucidazioni agli uffici, tramite il sindaco Cristina Citterio.

Come addotto, a impedire di dare decorso positivo alla richiesta è proprio il regolamento cimiteriale, per diverse ragioni. Il loculo è per la salma e non per le ceneri anzitutto quindi non sarebbe stato possibile posizionare l'urna della defunta con la suocera. C'è un ordine da rispettare di "utilizzo" dei loculi che non può essere cambiato su richiesta. Si segue un preciso "giro" e non ci può essere una assegnazione in base alla scelta della persona. Inoltre, diversamente da come avveniva tanti anni fa quando i coniugi comperavano due spazi uno accanto all'altro per riposare vicini il sonno eterno, oggi non è più possibile acquistare in anticipo il posto (questo anche per evidenti ragioni di spazio e di durata delle concessioni trent'ennali che mettevano a dura prova la capienza dei cimiteri).

Regole stringenti, asettiche (il più delle volte inevitabili) che chiaramente sono ben lontane dalle correnti affettive e che si scontrano con la necessità, in momenti difficili come quelli della perdita di una persona cara, di aggrapparsi anche al pensiero di restare uniti dopo la morte.
Ma purtroppo, si sa, dura lex sed lex.

S.V.
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