Aizurro: raccolta fondi per 'Cascina Rapello'. La casa di tutti per riscoprire natura e terra

"Abbiamo un sogno che vogliamo condividere con te". La cooperativa Liberi Sogni ha lanciato ufficialmente sabato scorso la raccolta fondi per ristrutturare Cascina Rapello, l'immobile situato sul Monte Brianza ad Aizurro, destinato a diventare la loro "casa", o meglio, la casa di tutti coloro che vogliono riscoprire la natura e la terra.

Cascina Rapello oggi e, sotto, come sarà

Ambizioso il progetto, redatto dall'architetto Jacopo Vezzani, che prevede la trasformazione del vecchio edificio le cui origini risalgono al ‘700, in un polo accogliente e innovativo di ritorno alla terra, di riscoperta di saperi e tradizioni ma anche di sperimentazione di forme e linguaggi sempre nuovi. Un incubatore di sogni che dà spazio a nuove idee.

I responsabili della cooperativa Liberi Sogni con alcuni volontari e il sindaco Alessandro Milani con l'assessore Adriana Rossi

Un'iniziativa, quella della cooperativa Liberi Sogni che ha l'appoggio dell'Amministrazione comunale di Airuno, rappresentata nel corso della conferenza dal sindaco Alessandro Milani e dall'assessore Adriana Rossi.

Per realizzare quello che è stato definito un sogno servono però 400 mila euro.

L'architetto Jacopo Vezzani

"Entro il dicembre 2023 dobbiamo raccogliere 200.000 euro dei 400.000 necessari per la ristrutturazione dei 250 metri quadrati della cascina e per gli arredi - ha spiegato Adriana Carbonaro, responsabile della comunicazione - 46.000 euro sono già stati stanziati dalla Fondazione Cariplo grazie al bando Coltivare valore che abbiamo vinto con il progetto "Transizioni. Ritorno alla terra". Altri 150.000 mila euro contiamo di recuperarli grazie agli incentivi statali o attraverso la partecipazione ad altri bandi".

All'appello mancherebbero quindi 200.000 euro che i soci della cooperativa contano di raccogliere "con il tuo contributo e di tutti coloro che crederanno in questo progetto insieme a noi".

Il presidente della cooperativa Liberi Sogni Matteo Rossi ha ribadito che l'obiettivo è "la rigenerazione di questo luogo, della cascina ma anche dei nove ettari di terreno a balze e boschi di castagno che circondano l'edificio. Crediamo che il modo in cui viviamo non sia più sostenibile quindi abbiamo deciso di tornare alla terra dando vita a tanti progetti sociali, culturali e ambientali per grandi e piccini".

Il sindaco Alessandro Milani ha confessato che si trattava della prima volta che si recava a Cascina Rapello, a differenza del vice sindaco Adriana Rossi che ha ricordato quando da bambina da Airuno raggiungevano a piedi Aizurro e la cascina, per la raccolta delle castagne.

"Ho particolarmente apprezzato l'inclusione totale prevista dal progetto - ha detto il sindaco Milani - perché oggi è impensabile non preoccuparsi di chi è meno fortunato di noi. È altrettanto importante non lasciare morire la nostra storia e le tradizioni, come non ci dobbiamo dimenticare delle frazioni che fanno parte del nostro paese. Il vostro intervento mira a valorizzare Cascina Rapello e i terreni circostanti e a questo non possiamo che essere favorevoli".

L'architetto Vezzani poi ha spiegato nel dettaglio il progetto.

"La cascina, interamente rigenerata, ospiterà un'aula didattico-formativa, un laboratorio di trasformazione dei prodotti della terra e del bosco, un magazzino per i prodotti agricoli, un'aula polifunzionale per concerti, conferenze e spettacoli e uno spazio di ospitalità per il pernottamento, uno spazio per pranzare e cenare, oltre ai servizi igienici. Sarà tutto accessibile a persone con disabilità e passeggini e verranno impiegati, dove possibile, materiali naturali ed ecologici del posto, inoltre l'edificio sarà autosufficiente dal punto di vista energetico. Cascina Rapello avrà una valenza sociale e rappresenterà un presidio ecologico del territorio".

Entro il dicembre 2022 i soci della cooperativa contano di raccogliere i primi 100.000 euro ed altrettanti entro il dicembre 2023.

"Abbiamo pensato di mettere in vendita tanti ‘mattoncini' per raccogliere i fondi necessari - ha spiegato Adriana Carbonaro - Con 25 euro si può acquistare un mattoncino ridando vita a un bene antico che altrimenti andrebbe perduto; con 100 euro si acquistano quattro mattoncini di emozioni, che grandi e piccoli vivranno attraverso il contatto con la natura, la terra e le relazioni con gli altri; con 200 euro e quindi otto mattoncini si sostiene la convivialità, perché a Cascina Rapello ci saranno spazi e occasioni di incontro in cui stare bene insieme. L'importante è donare ma vi chiediamo soprattutto di parlare di questa nostra iniziativa con amici e parenti".

Per scoprire come effettuare le donazione e acquistare i ‘mattoncini', ottenendo la ricevute per scaricare fiscalmente la donazione, si può visitare il sito https://www.liberisogni.org/vivi-e-sostieni-cascina-rapello/

Perché una cosa è certa, Cascina Rapello è di tutti. Anche tua.

Angelo Baiguini
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