Come arrestare il disastro climatico e vivere lo stesso felici e contenti...nel Medioevo

Leggo nella posta che c'è chi (con più di una ragione, per carità) si lamenta del fatto che poco o nulla si è fatto per incentivare la "transizione energetica" per evitare "il disastro climatico", la "crisi climatica", la "distruzione del pianeta" o qualsiasi modo vi piaccia chiamarlo e riportare l' inquinamento ad un livello più consono permettendo ai ghiacciai di tornare a crescere e a noi di tornare a mungere le mucche nella nostra piccola stalla domestica invece di pretendere che la centrale del latte, col suo grosso camion Diesel cattivo e brutto, faccia il lavoro per noi obbligandoci poi ad andare alla Conad a comprarne un paio di litri (e caricare i punti sulla tessera a premi), andare in farmacia a prendere le medicine e permetterci, malgrado le polveri sottili e la co2, di vivere 30 anni in media in più dei nostri nonni che mungevano le mucche: maledetta industria, maledetto Diesel e maledetti muri riscaldati che ci hanno tolto quel fascino "green" tanto caro alla nonna che dormiva in stalla senza emettere neanche un grammo di PM10 (o 2,5).

Spero, senza pretendere di insegnare niente a nessuno, di dare il mio contributo all' esplosione di quella bolla di sapone in cui tanti di noi (mi pare) siano ipnotizzati per permetterci di nuovo di tornare a parlare di cose serie sulla superficie del pianeta terra.

Ci sono 7 miliardi di persone che vivono peggio di noi e che non solo non si possono permettere di girare col Ninebot ma non hanno accesso ad energia prodotta diversamente che bruciando combustibili fossili (principalmente carbone), nè sfalciano il giardino afferendo il verde alla discarica, né hanno un livello di istruzione e di cultura tale per potersi nemmeno permettere di chiedersi cosa succederebbe alle Maldive con 20cm di innalzamento dei mari o cosa succederebbe al patrimonio artistico mondiale se Venezia sparisse dalla faccia della terra; semplicemente per fare una doccia (fredda) accendono la motopompa a gasolio del 1965 e per ricaricare il telefonino bruciano carbone nella caldaia con inverter del palazzone di una metropoli con 30 milioni di abitanti, poi saltano su sul garelli Vip3 e con la motosega a miscela, per farci avere il caffè tostato, disboscano l' amazzonia; per farci ricaricare l'iPhone avvelenano i fiumi dell' Africa e per farci credere di essere green minano silicio con la dinamite, silicio che fondono in enormi forni a carbone, ci fanno di bei wafer che caricano su portacontainer per portarceli qui; tirano su impianti di petrolchimici per raffinare il petrolio e produrre epossidico e poliestere per fabbricarci le pale eoliche, mischiano metalli pesanti, piombo e litio con microplastiche per fare le batterie: ci siamo? Allora o questo lo vogliamo capire oppure facciamo come in quei fantastici tavoli di lavoro (tipo la COP26 dove la svedesina arrabbiata ha il suo auditorio preferito) e sparacazziamo di "mobilità sostenibile" "lavoro sostenibile" "economia sostenibile": il nostro stile di vita occidentale NON e' sostenibile di per se. Ci sono 7 miliardi di poveri che lavorano per permettere a 1 miliardo scarso di "ricchi" di fare la vita che facciamo. Sad but true. L' unico modo di renderlo SOSTENIBILE non è prendere il monopattino elettrico invece del suv a gasolio, è proprio di non andare più al lavoro nè in vacanza, non accendere più il riscaldamento, non mangiare altro che quello che l' orto ed il pollaio ci offrono. Niente Caffè brasiliano, niente ananas dall' Ecuador, niente farina dal Canada, niente pneumatici dalla Malesia: loro smettono di produrre (e quindi di inquinare, e dunque di "figliare come conigli") e noi abbiamo salvato il pianeta. Facile no?
Seconda "soluzione": possiamo continuare a comprare sul "prime" spazzolini da denti lasciando gli altri fare come fanno: qui noi però smettiamo tutti di produrre 1 solo grammo di CO2 ed una manciatina di polveri sottili "nel mondo civilizzato": noi non saremo complici del "disastro climatico"! BREAKING NEWS: il quale (disastro climatico) però perde solo il 21% della sua velocità. Si perchè l' 80% della CO2 e dunque dell' inquinamento viene da fuori. Cioè invece di "distruggere il pianeta" in 20 anni "lo vedremo morire" in 24: per produrre i nostri monopattini e le nostre batterie dall' altra parte del mondo si sono messi a tirar su fabbriche che vanno a carbone alimentate da centrali a carbone. E noi chiudiamo le fabbriche.

Se si vuole davvero salvare il pianeta (e non solo la coscienza o la bella faccia) si spendano tutte le energie possibili per sequestrare la CO2 qui emessa da altri, si tirino su centrali nucleari con cui scaldare casa e si abbandoni la follia delle pale a vento e delle batterie che rendono meno di quanto inquinano; si accetti il prezzo del progresso: qualche enfisema da polveri sottili e qualche oncologico da benzene ed una Chernobyl ogni tanto (e nessuno mi dia del matto!). Smettiamola di comprare cose che arrivano dall' altra parte del mondo prodotte in maniera insostenibile, fossero pure i pannelli solari e le pale eoliche. Andiamo a piedi alla Conad anche con 10 sottozero ed il carretto a rotelline (di legno proveniente da foreste responsabili) senza rompere le palle; altro che "idrogeno verde", "acciaio verde", "energia verde" ed altre puttanate ormai smontabili in un quarto d'ora da chi capisca equazioni da seconda liceo sulla trasformazione dell' energia ed abbia una nozione di base di cosa sia la quantità di moto, la prima legge della termodinamica e il concetto stesso di acciaio AL CARBONIO.
La sola transizione verde possibile è quella che parte dalla presa di coscienza di due assunti fattuali ed incontrovertibili 1) con questi consumi nel mondo occidentale è troppo tardi per invertire la rotta e, anche se lo fosse, ciò comunque non interessa all' 85% della popolazione del pianeta 2) l' unico modo per provarci sarebbe di rinunciare al 90% di ciò che oggi consideriamo necessario imponendo al mercato (che è ciò che regola il mondo) una riduzione della produzione: senza comprare gli assorbenti da donna o le scarpe da ginnastica si smette di cavare carbone per farci avere assorbenti da donna e scarpe da ginnastica, perchè "ad est" quando gli dici "assorbenti green" gli scappa da ridere.

Certo: resta l' alternativa di mandare Greta a dire "how dare you" a Xi Jin Ping. Non so perchè ma me la vedo già su un treno (a diesel) in compagnia di un paio di milioni di Uiguri che parte per la steppa.

Buon Medioevo a tutti.

Antonio
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