A Diego

Caro Diego, non mi risulta affatto che ci siano pentiti da vaccino.
I vaccinati nel nostro Paese hanno superato l'80% in seconda dose e circa 85% in prima dose.
Sapevo benissimo quando mi sono vaccinato che avrei dovuto fare altre dosi considerato che i nostri scienziati ci avevano informato a proposito; più volte hanno utilizzato ad esempio la vaccinazione influenzale. Non amo particolarmente i vaccini e non ho il desiderio di farli; in questo caso sono necessari e per fortuna efficaci.
Grazie ai vaccini stiamo faticosamente uscendo da questa situazione; più del 90% dei ricoverati in terapia intensiva sono non vaccinati, dopo 6,5 miliardi di dosi somministrate nel mondo, le reazioni avverse sono minimali (tasso di segnalazione di 119 ogni 100.000 dosi, di cui l'86,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari). Sapevo altrettanto bene che avrei potuto rischiare e che in quel numero di reazioni avverse ci sarei potuto essere io, o le persone a me care, ma i benefici sono ben superiori ai rischi e vaccinarmi anche per gli altri, come te, che definisci "sorci del giorno dopo" i misteriosi ed inesistenti pentiti da vaccino, mi è sembrato doveroso, un senso di rispetto verso i miei cari, la comunità personale, quella del territorio, del Paese e del nostro pianeta.
La preoccupazione dovrebbe portarci ad altre domande, non ai pentiti da vaccini. Ad esempio, mentre nella nostra parte di mondo, quella ricca, ci apprestiamo alla terza dose e siamo ormai in una fase endemica in altre parti del mondo le percentuali di vaccinazione sono minime e ci vorrà molto tempo affinché buona parte della popolazione si possa vaccinare. Questo è rischioso, in quanto il virus potrebbe mutare e rendere il vaccino non efficace. Bisogna quindi correre e lavorare per questo. Posso comprendere che nelle situazioni difficili possano emergere fragilità od irrazionalità ma rimango meravigliato da i no vax, no green pass, no su tutto. Alcuni pensano anche di potersi curare da San Google, si crede a tutto quello che i social pilotati scientemente sbanderiano: inoculazione di grafene, controllo a distanza con il 5G, vaccino sperimentale, grande reset mondiale, farmaci per cavalli, cure basate sullo zenzero e vitamina D (ne consumo anche io ma non penserei mai che eliminino un virus), protocolli improvvisati e chi più ne ha più ne metta. Si crede a tutto ed a tutti tranne a chi con difficoltà e fatica ci sta portando fuori da questa delicatissima e inaspettata situazione.
Tante belle cose.
Franco
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