ASST: la giornata mondiale della salute mentale con Onda
Per l'ottavo anno consecutivo, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale che si celebra il 10 ottobre, Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, lancia la nuova edizione dell'(H)-Open Weekend che si terrà dall'8 al 10 ottobre presso gli oltre 160 ospedali del network Bollini Rosa.
Luciarosa Olivadoti, Responsabile Sviluppo Professionale e Ricerca e referente "Bollini Rosa - Onda" ASST di Lecco
L’ASST di Lecco ha attivato un intervento articolato nell’area dei disturbi emotivi perinatali che ha coinvolto in maniera attiva e sinergica i Dipartimenti Materno Infantile e Salute Mentale e Dipendenze.
Per una comunicazione efficace è stato attivato il sito web www.pensarepositivo.org in cui ogni donna può reperire informazioni non solo sulla depressione perinatale, ma anche su molti aspetti riguardanti la gravidanza ed il puerperio, come cambiamenti fisiologici, emotivi, la gestione del parto, l’allattamento al seno.
Tutte le informazioni inserite sul sito sono state redatte e validate da professionisti sanitari dell’ASST di Lecco per garantire all'utente un’informazione corretta ed affidabile.
Le procedure di screening sono state rafforzate anche attraverso la creazione di una App per smartphone – collegata al sito web – che, consegnata alla donna al primo contatto con il consultorio o con il punto nascita, permette di monitorare lo stato emotivo attraverso la compilazione di una scala specifica, la Edimburgh Perinatal Depression Scale (EPDS).
L’App segnala sia alla donna che al centro di riferimento (consultorio, ambulatorio specializzato) il risultato dello screening e l'eventuale necessità di approfondimento clinico. È cruciale fornire informazioni di qualità alle donne in gravidanza sui problemi di salute mentale:
Sia la App che il sito web sono attualmente in corso di sperimentazione presso la ASST di Lecco al fine di arrivare ad attivazione generalizzata.
Una componente importante del progetto è stata anche l'attivazione a livello dei consultori lombardi dell'attività di home visiting attuato da ostetriche specificatamente formate. È stato tradotto e adattato al contesto italiano il manuale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Thinking Healthy ("Pensare Positivo" nella traduzione italiana disponibile sia sul sito dell'OMS che in quello di Regione Lombardia).
Sono state formate circa 120 operatrici attraverso un corso di sei giorni incentrato su un modello psicoeducativo di supporto psicosociale a domicilio.
Il modello prevede interventi sui pensieri negativi della donna, la sostituzione dei pensieri negativi con pensieri positivi e la modifica dei comportamenti che conseguono ai pensieri negativi attraverso una serie di esercizi. È centrato sull’affrontare in modo pratico problemi psicosociali della donna, rivolgendosi a tre aree: la salute fisica e mentale della donna, il rapporto madre-bambino ed il rapporto con il partner ed i familiari.
Il percorso Pensare Positivo può iniziare prima della nascita, alla 14° settimana di gravidanza e può continuare fono al 10° mese di puerperio. 49 neomamme hanno partecipato a questo tipo di intervento, con risultati estremamente positivi: si sono ridotte in maniera significativa l'ansia e la depressione, tutte le donne si sono dichiarate soddisfatte dell'intervento a domicilio, dichiarando che ha avuto effetti positivi sulla loro vita, sulla relazione con il bambino e con il partner. Anche le operatrici sono state soddisfatte sia della formazione che dell'attività di home visiting e raccomanderebbero tale formazione alle colleghe.
Luciarosa Olivadoti responsabile Sviluppo Professionale e Ricerca e referente “Bollini Rosa - Onda” ASST di Lecco,
Paolo Favini direttore Generale ASST, Antonio Lora direttore del dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze ASST
L'ASST di Lecco aderisce al progetto rivolgendosi alle donne che soffrono di disturbi emotivi perinatali. A tal proposito una psicologa del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze sarà disponibile per colloqui individuali e screening gratuiti, rivolti a tutte le donne interessate, venerdì 8 ottobre dalle 9.00 alle 13.00 presso l'ambulatorio 34 dell'Ospedale "Alessandro Manzoni" di Lecco. L'obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della diagnosi precoce e favorire l'accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche che rappresentano, nel nostro Paese, uno dei principali problemi di salute pubblica.
Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda
"Questi disturbi impattano negativamente sulla qualità e sulla quantità di vita, investendone tutti gli ambiti: personale, affettivo-familiare, socio-relazionale e lavorativo. Per questo è importante intervenire il prima possibile: chiedere aiuto rappresenta il primo fondamentale passo per affrontare il problema.".
"Questi disturbi impattano negativamente sulla qualità e sulla quantità di vita, investendone tutti gli ambiti: personale, affettivo-familiare, socio-relazionale e lavorativo. Per questo è importante intervenire il prima possibile: chiedere aiuto rappresenta il primo fondamentale passo per affrontare il problema.".
Paolo Favini, Direttore Generale ASST di Lecco
"La depressione perinatale interessa ogni anno circa nove mila donne in Lombardia. Servono interventi che favoriscano lo screening di tutte le donne in gravidanza e rendano accessibili i trattamenti. Vale la pena ricordare che il Ministero della Salute ha finanziato, nel 2018, un progetto di Regione Lombardia sulla prevenzione ed il trattamento della depressione perinatale, avente come ente attuatore la nostra ASST ed il Dottor Antonio Lora, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, come responsabile scientifico. Il progetto ha interessato dieci ASST lombarde e mira a rafforzare le procedure di screening, migliorare le informazioni delle donne sulla depressione perinatale e, per quanto riguarda il trattamento, affiancare all'intervento psicologico anche l'intervento domiciliare da parte di ostetriche specificatamente formate".
"La depressione perinatale interessa ogni anno circa nove mila donne in Lombardia. Servono interventi che favoriscano lo screening di tutte le donne in gravidanza e rendano accessibili i trattamenti. Vale la pena ricordare che il Ministero della Salute ha finanziato, nel 2018, un progetto di Regione Lombardia sulla prevenzione ed il trattamento della depressione perinatale, avente come ente attuatore la nostra ASST ed il Dottor Antonio Lora, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, come responsabile scientifico. Il progetto ha interessato dieci ASST lombarde e mira a rafforzare le procedure di screening, migliorare le informazioni delle donne sulla depressione perinatale e, per quanto riguarda il trattamento, affiancare all'intervento psicologico anche l'intervento domiciliare da parte di ostetriche specificatamente formate".
Antonio Lora, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze ASST Lecco
"I disturbi emotivi perinatali, caratterizzati principalmente da ansia e depressione presenti durante la gravidanza ed il puerperio, sono disturbi frequenti, anche se ne parla poco: la depressione perinatale, ad esempio, colpisce una donna su dieci. In Lombardia, con circa 68.000 parti nel 2020, si stima che circa 7.000 donne soffrano di depressione perinatale e che ancora oggi solo una parte di esse venga riconosciuta e possa ricevere un trattamento. Per ovviare a questa situazione è necessario agire su più fronti rendendo le donne maggiormente informate e consapevoli dei disturbi emotivi perinatali, correggendo una visione idealizzante delle emozioni che la neo-mamma prova; estendendo lo screening della depressione perinatale a tutte le donne in gravidanza e puerperio e assicurare un trattamento efficace a tutte le donne che risultino positive allo screening".
"I disturbi emotivi perinatali, caratterizzati principalmente da ansia e depressione presenti durante la gravidanza ed il puerperio, sono disturbi frequenti, anche se ne parla poco: la depressione perinatale, ad esempio, colpisce una donna su dieci. In Lombardia, con circa 68.000 parti nel 2020, si stima che circa 7.000 donne soffrano di depressione perinatale e che ancora oggi solo una parte di esse venga riconosciuta e possa ricevere un trattamento. Per ovviare a questa situazione è necessario agire su più fronti rendendo le donne maggiormente informate e consapevoli dei disturbi emotivi perinatali, correggendo una visione idealizzante delle emozioni che la neo-mamma prova; estendendo lo screening della depressione perinatale a tutte le donne in gravidanza e puerperio e assicurare un trattamento efficace a tutte le donne che risultino positive allo screening".
"La nascita di un figlio è normalmente ritenuto un evento felice, ma non sempre è così. Le conseguenze dei disturbi emotivi perinatali sono serie sia per la madre, che incontra molto più difficoltà ad occuparsi del neonato e del resto delle sue attività, che per il suo bambino, che è meno coinvolto nella relazione con la mamma e che crescendo può sviluppare problemi emotivi, anche significativi. A soffrire non è solo la coppia madre-bambino ma l'intero nucleo familiare. Proprio per questo l'ASST di Lecco ha investito in interventi efficaci nel prevenire episodi negativi".
Le attività dell’ASST di Lecco
per la prevenzione dei disturbi emotivi perinatali
per la prevenzione dei disturbi emotivi perinatali
L’ASST di Lecco ha attivato un intervento articolato nell’area dei disturbi emotivi perinatali che ha coinvolto in maniera attiva e sinergica i Dipartimenti Materno Infantile e Salute Mentale e Dipendenze.
Per una comunicazione efficace è stato attivato il sito web www.pensarepositivo.org in cui ogni donna può reperire informazioni non solo sulla depressione perinatale, ma anche su molti aspetti riguardanti la gravidanza ed il puerperio, come cambiamenti fisiologici, emotivi, la gestione del parto, l’allattamento al seno.
Tutte le informazioni inserite sul sito sono state redatte e validate da professionisti sanitari dell’ASST di Lecco per garantire all'utente un’informazione corretta ed affidabile.
Le procedure di screening sono state rafforzate anche attraverso la creazione di una App per smartphone – collegata al sito web – che, consegnata alla donna al primo contatto con il consultorio o con il punto nascita, permette di monitorare lo stato emotivo attraverso la compilazione di una scala specifica, la Edimburgh Perinatal Depression Scale (EPDS).
L’App segnala sia alla donna che al centro di riferimento (consultorio, ambulatorio specializzato) il risultato dello screening e l'eventuale necessità di approfondimento clinico. È cruciale fornire informazioni di qualità alle donne in gravidanza sui problemi di salute mentale:
Sia la App che il sito web sono attualmente in corso di sperimentazione presso la ASST di Lecco al fine di arrivare ad attivazione generalizzata.
Una componente importante del progetto è stata anche l'attivazione a livello dei consultori lombardi dell'attività di home visiting attuato da ostetriche specificatamente formate. È stato tradotto e adattato al contesto italiano il manuale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Thinking Healthy ("Pensare Positivo" nella traduzione italiana disponibile sia sul sito dell'OMS che in quello di Regione Lombardia).
Sono state formate circa 120 operatrici attraverso un corso di sei giorni incentrato su un modello psicoeducativo di supporto psicosociale a domicilio.
Il modello prevede interventi sui pensieri negativi della donna, la sostituzione dei pensieri negativi con pensieri positivi e la modifica dei comportamenti che conseguono ai pensieri negativi attraverso una serie di esercizi. È centrato sull’affrontare in modo pratico problemi psicosociali della donna, rivolgendosi a tre aree: la salute fisica e mentale della donna, il rapporto madre-bambino ed il rapporto con il partner ed i familiari.
Il percorso Pensare Positivo può iniziare prima della nascita, alla 14° settimana di gravidanza e può continuare fono al 10° mese di puerperio. 49 neomamme hanno partecipato a questo tipo di intervento, con risultati estremamente positivi: si sono ridotte in maniera significativa l'ansia e la depressione, tutte le donne si sono dichiarate soddisfatte dell'intervento a domicilio, dichiarando che ha avuto effetti positivi sulla loro vita, sulla relazione con il bambino e con il partner. Anche le operatrici sono state soddisfatte sia della formazione che dell'attività di home visiting e raccomanderebbero tale formazione alle colleghe.