Sabbioncello: rinnovato il dono dell'olio della lampada. Offre il comune di Paderno


In occasione della festa di San Francesco, lunedì 4 ottobre, presso la chiesa di Santa Maria Nascente di Sabbioncello si è tenuta come ogni anno la sentitissima cerimonia di accensione della lampada votiva. Quest'anno a donare l'olio che alimenta la fiamma è stata la comunità di Paderno d'Adda.
La tradizione proietta nel meratese la funzione che ogni 4 ottobre si svolge a chilometri di distanza, nella Basilica di San Francesco d'Assisi dal 1939, quando il Santo fu nominato Patrono d'Italia da Pio XII.

La lampada è un dono, un simbolo che ispira la collaborazione fra istituzioni e guide spirituali del territorio, unite nella ricerca di un bene comune: l'ha ricordato il vicario episcopale monsignor Maurizio Rolla nel corso dell'omelia, alla presenza delle Autorità intervenute (tra cui i sindaci di Merate, Robbiate e Imbersago quindi Massimo Panzeri, Daniele Villa e Fabio Vergani).
"Siamo qui per metterci insieme al servizio della nostra Nazione, delle persone che incontriamo, con tutte le contraddizioni, le difficoltà e i conflitti che si insinuano nei rapporti: che non diventino occasione o giustificazione per cessare quella pace che anche oggi san Francesco in questa eucarestia cerca di favorire" ha detto il celebrante.

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L'esortazione è quella di tentare la via francescana di intendere il bene, cioè un'azione ingenua, onesta, disinteressata alla reazione del destinatario e priva di presunzioni: "Talvolta noi facciamo del bene, ma dall'altra parte c'è difficoltà a capire questa cosa. Quando capiamo che facendo il bene qualcuno se ne approfitta noi non lo facciamo più, o almeno, dentro ci scappa la poesia. Nel momento in cui consegniamo la lampada di luce vuol dire che ci fidiamo che tutta la comunità di Paderno fa alcune cose belle più di me: tu continua a fare il bene. Questa è la goccia che sa fertilizzare il seme. Tutto il resto lo uccide".

Poi, ai piedi della statua del padre dell'ordine francescano, il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio ha innalzato una preghiera a nome dei suoi concittadini: "Fa' che ognuno di noi voglia e sappia seguirti più da vicino nell'ascesa verso i più alti ideali di perfezione umana, sociale e religiosa". Accanto al suo parroco don Antonio Caldirola ha quindi proceduto all'accensione della lampada con l'olio sacro donato.
F.F.
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