Retesalute: approvati i bilanci in perdita. Galbiati: 'politica ha avuto responsabilità'

Nessuna resa dei conti è andata in scena all'assemblea dei soci di Retesalute di giovedì 30 settembre. La riapprovazione del bilancio 2018 e conseguentemente l'approvazione della situazione economica e patrimoniale dei due anni successivi sono scivolate lisce. Finalmente è scritto su un bilancio che la situazione debitoria dell'azienda speciale ammonta a quasi 4 milioni di euro, a fronte di una situazione formalmente in equilibrio che emergeva in precedenza.

  
Massimo Panzeri ,Ciro D'Aries, Paolo Emanuele Grimoldi e Stefano Maffi
Il presidente del collegio dei liquidatori Ciro D'Aries ha rassicurato circa la possibilità di raggiungere l'equilibrio di bilancio e persino di accantonare a riserva straordinaria l'utile previsto dell'esercizio 2020 di 82.885 euro.  
 Un D'Aries decisamente fiducioso e ottimista in diversi frangenti. Ad esempio quando gli è scappato di dire, dopo l'approvazione dei bilanci da parte dell'assemblea, che le perdite sono coperte (è stato il presidente dell'assemblea dei soci Massimo Panzeri a precisare che al momento le perdite sono state formalmente riconosciute nei bilanci e solo le delibere dei Consigli comunali potranno garantire l'effettiva copertura del malloppo). Oppure quando, sempre dopo la fine dell'approvazione dei bilanci, ha invocato un applauso tra il gelo dei sindaci presenti. A rappresentare le voci salienti dei conti sotto un profilo più tecnico è stato Emanuele Paolo Grimoldi del collegio dei liquidatori. A blindare la correttezza dei numeri, il revisore dei conti Stefano Maffi, che ha ribadito l'importanza del lavoro svolto dalla ex responsabile finanziaria Laura Mattiello oltre all'analisi esterna di BDO. Lo stesso Maffi ha rimarcato la difficoltà attuale. Ha ricordato che un istituto di credito ha eliminato la linea di credito, proprio per via delle incertezze sul futuro di Retesalute, generando uno scompenso finanziario.

   

I sindaci riuniti in Assemblea

Per questo ha insistito - come del resto continua a fare dal 2019 - sostenendo che "se non arrivano risorse, i conti dicono che l'azienda non ha alcun tipo di prospettiva". Con senso di realtà Maffi ha poi sottolineato le problematiche insite nella pianta organica amministrativa che andrebbe necessariamente rinforzata.


Massimo Augusto Panzeri

Sul piano politico, il primo commento è arrivato dal sindaco di Merate Massimo Panzeri. Per quanto successo in passato, il primo cittadino meratese ha sostenuto: "Abbiamo derubricato la vicenda a un fatto gestionale, ora diciamo che non c'è stato un dolo, ma l'errore c'è stato e le responsabilità, se ci sono, vanno riconosciute. Il non aver rappresentato la realtà nei bilanci ha differito la risoluzione dei problemi. Le perdite potevano essere circoscritte". Oggi, però, si è dimostrato che l'azienda speciale possa restare sul mercato, secondo Panzeri. A questo proposito ha sostenuto che è stato sbagliato dire che Merate voleva far chiudere l'azienda. Per il futuro, il monito è di non ripetere gli errori del passato, attraverso la dotazione di corrette competenze nell'organico di Retesalute e un adeguato controllo nella gestione, anche da parte dei Comuni. "Chi gestirà l'azienda saprà di avere 54 occhi puntati addosso".


 Paolo Emanuele Grimoldi

Davide Maggioni, di Sirtori, ha commentato positivamente il nuovo corso che richiede di fare un passo avanti e di trovare il modo per ripianare le perdite che, secondo l'indirizzo dei liquidatori dovrebbe avvenire entro la fine di ottobre. Daniele Villa, sindaco di Robbiate e presidente della Conferenza dei sindaci del Meratese, ha chiesto una modifica nei dispositivi di approvazione dei bilanci per cui le coperture delle perdite vanno "rinviate a nuovo" cioè fatte passare all'anno successivo. Nel dispositivo del 2020 va aggiunto l'invito a ripianare nell'esercizio successivo.

   

Ciro D'Aries

Troppo presto per considerare il ripianamento cosa fatta "perché ancora non sappiamo se approviamo il ripiano delle perdite" ha detto en passant il sindaco Villa. Un'affermazione a cui non è stato dato peso successivamente nella discussione. Una frase forse uscita male o forse rappresenta una forma di pressione sul collegio dei liquidatori per quanto riguardava il punto successivo all'ordine del giorno, il Piano di rilancio 2021-2023, che non soddisfa pienamente i sindaci nella sua formulazione attuale.


Filippo Galbiati 

L'intervento più pregnante dal punto di vista politico è stato del sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati che ha chiesto ai colleghi di fare un mea culpa. "Quanto accaduto non può essere derubricato a mero fatto di gestione amministrativa. Non possiamo dire ai nostri cittadini che non avevamo una responsabilità politica. La politica ha delle responsabilità. Ragiono sulle mie responsabilità. L'azienda soffriva di stress interno, aveva una debolezza nel personale. Noi dobbiamo tenere conto di queste responsabilità. In fondo oggi noi andiamo a mettere delle risorse di cui era necessario che l'azienda disponesse in passato". Poi, rivolgendosi indirettamente al collegio dei liquidatori, alla luce dei rilievi mossi da Casatenovo sul Piano di rilancio aziendale, Galbiati ha precisato: "Le responsabilità penali vanno accertate. Bisogna lasciare tempo agli enti di controllo nell'attribuire questo tipo di responsabilità. Ci vuole tempo e pazienza. Serve rigore, rispetto e prudenza nell'anticipare il giudizio delle responsabilità che non ci competono". Al momento del voto sulla riapprovazione del bilancio 2018 il sindaco di Ello è uscito dall'aula. Nibionno, Oggiono e Sirone si sono astenuti in quanto nel 2018 ancora non facevano parte di Retesalute. Gli altri 21 soci presenti si sono detti favorevoli. Grandi assenti Cassago e soprattutto Olgiate Molgora che, come noto, è andato in rotta di collisione contro il collegio dei liquidatori. Sul bilancio del 2019 Ello è rientrato in aula e si è astenuto, mentre i Comuni dell'Oggionese hanno votato a favore insieme agli altri Enti, ma ribadendo che copriranno le perdite per quanto di competenza. Discorso analogo sui conti del 2020.

M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.