Retesalute: approvati i bilanci in perdita. Galbiati: 'politica ha avuto responsabilità'
I sindaci riuniti in Assemblea
Per questo ha insistito - come del resto continua a fare dal 2019 - sostenendo che "se non arrivano risorse, i conti dicono che l'azienda non ha alcun tipo di prospettiva". Con senso di realtà Maffi ha poi sottolineato le problematiche insite nella pianta organica amministrativa che andrebbe necessariamente rinforzata.
Sul piano politico, il primo commento è arrivato dal sindaco di Merate Massimo Panzeri. Per quanto successo in passato, il primo cittadino meratese ha sostenuto: "Abbiamo derubricato la vicenda a un fatto gestionale, ora diciamo che non c'è stato un dolo, ma l'errore c'è stato e le responsabilità, se ci sono, vanno riconosciute. Il non aver rappresentato la realtà nei bilanci ha differito la risoluzione dei problemi. Le perdite potevano essere circoscritte". Oggi, però, si è dimostrato che l'azienda speciale possa restare sul mercato, secondo Panzeri. A questo proposito ha sostenuto che è stato sbagliato dire che Merate voleva far chiudere l'azienda. Per il futuro, il monito è di non ripetere gli errori del passato, attraverso la dotazione di corrette competenze nell'organico di Retesalute e un adeguato controllo nella gestione, anche da parte dei Comuni. "Chi gestirà l'azienda saprà di avere 54 occhi puntati addosso".
Davide Maggioni, di Sirtori, ha commentato positivamente il nuovo corso che richiede di fare un passo avanti e di trovare il modo per ripianare le perdite che, secondo l'indirizzo dei liquidatori dovrebbe avvenire entro la fine di ottobre. Daniele Villa, sindaco di Robbiate e presidente della Conferenza dei sindaci del Meratese, ha chiesto una modifica nei dispositivi di approvazione dei bilanci per cui le coperture delle perdite vanno "rinviate a nuovo" cioè fatte passare all'anno successivo. Nel dispositivo del 2020 va aggiunto l'invito a ripianare nell'esercizio successivo.
Ciro D'Aries
Troppo presto per considerare il ripianamento cosa fatta "perché ancora non sappiamo se approviamo il ripiano delle perdite" ha detto en passant il sindaco Villa. Un'affermazione a cui non è stato dato peso successivamente nella discussione. Una frase forse uscita male o forse rappresenta una forma di pressione sul collegio dei liquidatori per quanto riguardava il punto successivo all'ordine del giorno, il Piano di rilancio 2021-2023, che non soddisfa pienamente i sindaci nella sua formulazione attuale.
L'intervento più pregnante dal punto di vista politico è stato del sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati che ha chiesto ai colleghi di fare un mea culpa. "Quanto accaduto non può essere derubricato a mero fatto di gestione amministrativa. Non possiamo dire ai nostri cittadini che non avevamo una responsabilità politica. La politica ha delle responsabilità. Ragiono sulle mie responsabilità. L'azienda soffriva di stress interno, aveva una debolezza nel personale. Noi dobbiamo tenere conto di queste responsabilità. In fondo oggi noi andiamo a mettere delle risorse di cui era necessario che l'azienda disponesse in passato". Poi, rivolgendosi indirettamente al collegio dei liquidatori, alla luce dei rilievi mossi da Casatenovo sul Piano di rilancio aziendale, Galbiati ha precisato: "Le responsabilità penali vanno accertate. Bisogna lasciare tempo agli enti di controllo nell'attribuire questo tipo di responsabilità. Ci vuole tempo e pazienza. Serve rigore, rispetto e prudenza nell'anticipare il giudizio delle responsabilità che non ci competono". Al momento del voto sulla riapprovazione del bilancio 2018 il sindaco di Ello è uscito dall'aula. Nibionno, Oggiono e Sirone si sono astenuti in quanto nel 2018 ancora non facevano parte di Retesalute. Gli altri 21 soci presenti si sono detti favorevoli. Grandi assenti Cassago e soprattutto Olgiate Molgora che, come noto, è andato in rotta di collisione contro il collegio dei liquidatori. Sul bilancio del 2019 Ello è rientrato in aula e si è astenuto, mentre i Comuni dell'Oggionese hanno votato a favore insieme agli altri Enti, ma ribadendo che copriranno le perdite per quanto di competenza. Discorso analogo sui conti del 2020.