Merate: una cagnolina aggredita da pitbull. Proprietaria in P.S. e il ‘giallo’ del cellulare

Ha vissuto davvero una brutta avventura una nota commerciante di via Manzoni a Merate, la sera di giovedì, poco dopo la chiusura del negozio. Abbassata la saracinesca la donna con la commessa si era avviata verso via don Perego dove stava l’auto in parcheggio. Al guinzaglio, Chicca, la cagnolina di razza West Highland White Terrier scozzese. All’improvviso la bestiola è stata azzannata da un pitbull sbucato da dietro le auto in sosta, in apparenza privo di guinzaglio e museruola. La commerciante, spaventatissima, ha tirato il proprio guinzaglio ma è scivolata malamente battendo la schiena procurandosi un forte ematoma diagnosticato poi dai sanitari del pronto soccorso del Mandic. Nel contempo il padrone del feroce cane si prodigava per aprire la bocca al pitbull e liberare così la povera Chicca che guaiva dal dolore.



Portata poi dal veterinario, assieme ad una seconda commerciante accorsa sul posto, la cagnetta veniva suturata e dotata di drenaggio. Cadendo la borsa della donna si era aperta e tutto il contenuto era sparso sulla strada. La commessa lo aveva raccolto e rimesso in borsa. E qui la vicenda si complica. Perché mentre stava dal veterinario un telefonino ha squillato ma non era il suo bensì quello del proprietario del pitbull. Come sia finito nella borsa non è chiaro. Il giovane sembra stesse seduto sul marciapiede mentre si sforzava di aprire la bocca del proprio cane. La commerciante comunque ha risposto alla seconda chiamata e l’interlocutore l’ha accusata di furto del telefonino. Al che, molto allarmata per quanto stava accadendo, la donna si è portata al comando carabinieri per formalizzare la denuncia ma si è sentita rispondere che non avendo subito danni personali dal pitbull era preferibile che la denuncia la facesse alla stazione di Casatenovo, paese di residenza.



Più demoralizzata che arrabbiata la commerciante è tornata a casa interrogandosi su come quel telefonino fosse finito nella sua borsa. Molto probabilmente era uscito dalla tasca del giovane mentre tentava di aprire la bocca al cane e  finito nella borsa quando la commessa ha raccolto tutti gli oggetti persi dalla proprietaria del negozio durante la caduta.

Forse un minimo di indagine per risalire al proprietario del pitbull e accertarsi che davvero fosse libero, senza guinzaglio e museruola sarebbe stata utile anche perché negli ultimi tempi di aggressioni di cani anche con esiti mortali la cronaca ne ha raccontate diverse.
L.B.
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