Sartirana: 78° anniversario dell'8 settembre. Il 'giorno del ricordo' celebrato dagli alpini


Gianluigi Bonalume del comitato organizzatore
Per fare memoria ma anche per sottolineare che gli sforzi compiuti 78 anni fa per finire la guerra assomigliano a quelli che oggi servono per uscire dalla pandemia. A Sartirana, venerdì sera è stato commemorato per il 12esimo anno consecutivo il ''giorno del ricordo''. Presente una nutrita delegazione di penne nere di Merate e delle sezioni della Bassa Brianza (che con l'occasione hanno celebrato anche il loro patrono, San Maurizio), l'amministrazione comunale e tanti cittadini.


Marco Magni, presidente della sezione Ana di Lecco
Com'è ormai da consuetudine, ad aprire la commemorazione è stata la Messa, nel corso della quale è stato padre Pasquale Ghezzi, frate del convento di Sabbioncello, a generare parallelismi tra l'anniversario ricordato e la situazione che stiamo vivendo da quasi due anni. Il suo discorso, durante l'omelia, è però partito dalla necessità dell'uomo di farsi aiutare per trovare la salvezza. ''Non possiamo illuderci di essere in grado di fare sempre per conto nostro, chi ha fatto l'esperienza di essere aiutato in un momento difficile riuscendo ad uscirne sa quanto questo sia vero e ha una marcia in più'' sono state le sue parole.



''Celebriamo volentieri Messe come questa dove mettiamo davanti al Signore le nostre storie di fatica. Cogliamo l'occasione per chiedere a Gesù che con i fratelli che incontriamo riusciamo a non chiuderci in noi stessi e nelle nostre angosce. Impariamo che per vincere una partita serve quella sana follia di lasciarsi andare e aiutare''.


Il sindaco Massimo Panzeri
Conclusa la funzione religiosa, poco prima della partenza del corteo che ha accompagnato i partecipanti ai piedi del monumento dedicato ai caduti delle guerre hanno preso parola il sindaco Massimo Panzeri e Marco Magni, presidente della sezione Ana di Lecco. ''Pensiamo a quei ragazzi che oggi ricordiamo: il loro sacrificio ci ha regalato decenni di democrazia e libertà'' ha commentato Panzeri.



''Una libertà che abbiamo avuto modo di apprezzare forse anche di più in questi due anni difficili, caratterizzati da forti limitazioni. Oggi anche noi stiamo uscendo da una guerra contro un nemico senza baionette, ma che ha comportato altrettanti sacrifici umani. Tutto questo non va assolutamente dimenticato. Proprio ieri il nostro presidente del consiglio ci ha ricordato che dobbiamo ricostruire il Paese, e oggi come allora, come 78 anni fa, saranno i giovani gli artefici di questa ricostruzione'. Io mi auguro che da queste serate, da questi ricordi, nasca un impegno fattuale, perchè altrimenti abbiamo perso solo tempo. Da questa memoria dobbiamo trarre tutto quello che serve oggi per portare avanti il Paese, che purtroppo è chiamato ancora a soffrire''.


Padre Pasquale Ghezzi
La commemorazione si è dunque trasferita nella poco distante piazza San Pietro, con il corteo accompagnato dalla Banda Sociale. Panzeri e Magni hanno poi deposto una corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti, i cui nomi sono stati poi letti dal referente del comitato organizzatore, Gianluigi Bonalume.
E.C.

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