Piste ciclabili a Osnago, Cernusco e dintorni

Quando si sviluppano dialoghi costrutti su Merateonline è sempre interessante leggere punti di vista diversi, conoscere altri pareri e sperare che la dialettica sia di aiuto a tutti.
Il tema delle piste ciclabili che ho sollevato nasce semplicemente dalla logica che tutte le strade dei nostri territori dovrebbero esserne affiancate: tanto nei centri storici quanto sulle vie di più ampio scorrimento. In molti paesi avviene così. Averle sarebbe un vantaggio per tutti noi, per l'ambiente e per la mobilità dolce. Non trovate?
Del resto le provinciali che un tempo collegavano un paese con l'altro oggi sono inglobate dal tessuto urbano e circondate da decine di esercizi commerciali. Perché non sperare (esigere) che vengano realizzate piste ciclabili quando oltretutto ci sono già interventi su queste strade?



Comuni e Provincia dovrebbero avere la priorità di creare strade sicure e percorsi protetti per i propri cittadini, per chi scegli di muoversi con le bici e per incentivare altri a farlo. E chi lo fa per lavoro o per raggiungere determinati luoghi sceglie la strada più adatta e più breve. Non facciamo lo stesso con l'auto? I giri panoramici si fanno per altri motivi.

Del resto da tempo molti si lamentano del traffico eccessivo e tutti siamo coscienti del livello di inquinamento che ormai è elevatissimo. Se vogliamo sperare di migliorare la situazione dovremmo esigere certi servizi e infrastrutture, soprattutto in una Brianza sempre meno verde.



Per quanto riguarda pedoni e ciclisti che percorrono strade pericolose io ne vedo molti, a qualsiasi ora, e non credo di essere l'unico. Almeno un paio di scatti che parlano da soli li ho fatti. Se fossero le vostre figlie (tra Cernusco e Osnago) o i vostri anziani genitori (a Merate prevenienti dal Conad) non vi preoccupereste?
Jurij
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