Osnago: la gestione calore degli impianti comunali resta ancorata a una partecipata

La gestione degli impianti termici e la manutenzione della rete idraulica degli immobili comunali di Osnago restano in mano al pubblico. Allontanata dunque l'ipotesi di un project financing ultradecennale che avrebbe passato il testimone al privato. Era stato il sindaco Paolo Brivio a ventilarla un anno orsono in Consiglio comunale, non senza suscitare decise polemiche dai banchi della minoranza [clicca QUI].


Il sindaco Paolo Brivio
Proprio in attesa di una bozza progettuale sugli eventuali interventi di riqualificazione, il Consiglio comunale a maggioranza aveva votato l'estensione del contratto in essere con HServizi, partecipata dall'Ente locale, per un solo anno contro i tre abituali fino a quel momento. Con la scadenza imminente del 30 settembre, l'aula è tornata ad esprimersi sul punto, nell'assise di martedì 22 settembre. La nuova proposta è di riconfermare l'affidamento ad HServizi per ulteriori 5 anni. Il sindaco ha elogiato le capacità tecniche della società con sede a Sotto il Monte Giovanni XXIII. "È una società pubblica, di cui siamo soci, che ha lavorato brillantemente, con grande senso di responsabilità e capacità. Siamo sempre stati molto soddisfatti del suo servizio reso" ha dichiarato Brivio. Ha anche ritenuto gli impianti attuali molto efficienti, non vecchi (una decina di anni), e in grado di funzionare bene ancora, in attesa di nuovi finanziamenti pubblici per degli interventi di efficientamento energetico.

Ha poi ricordato il motivo per cui l'ultimo affidamento è stato di un solo anno: "Avendo avuto dei confronti, era nostra intenzione verificare si ci fossero dei soggetti che ci potessero fare delle proposte sul versante della gestione calore, integrandole con iniziative di risanamento energetico degli edifici comunali". Il primo cittadino ha quindi svelato il nome dell'azienda con cui si sarebbe potuto attuare un project financing, come ipotizzabile Acsm Agam. Se le cose fossero andate come indirizzato un anno fa la società avrebbe presentato un progetto che, messo a gara, avrebbe dato un diritto di prelazione su eventuali altre offerte arrivate, con possibilità di pareggiare la propria [clicca QUI]

"Si è convenuto da entrambe le parti che non ci fossero le condizioni economiche. Dallo studio piuttosto approfondito noi avremmo dovuto o aumentare notevolmente la rata annua rispetto all'odierna di 13 mila euro oppure fare degli investimenti che non ci è sembrato il caso di prevedere in una fase storica in cui aspettiamo tramite il PNRR delle risorse economiche su questa tipologia di interventi".


Il capogruppo di Orgoglio Osnago Marco Riva
Contrario alla scelta il gruppo di minoranza. Il capogruppo Marco Riva ha lamentato le troppo indulgenti penali in caso di disservizi, quelle che si attestano a 50 euro al giorno. Il segretario Giovanni Balestra ha evidenziato che esistono nel contratto anche altre penali da 150 euro al giorno e ha osservato che le condizioni devono essere competitive per il privato. Il consigliere di Orgoglio Osnago si è mostrato contrario pure per la durata dell'affidamento e ha sostenuto l'opportunità di procedere tramite manifestazione di interesse pubblica. Ha poi ricordato un caso di disservizio.



Il sindaco ha ribattuto affermando che da quando è sindaco si è verificato un solo episodio simile e ha rivendicato il rapporto di fiducia costruito negli anni con gli interlocutori della società in-house. Quanto basta per la controreplica del consigliere Vittorio Bonanomi: "Per chi si è presentato come il nuovo, noi vediamo solo un vecchio modo di fare politica". Lo stesso Bonanomi ha poi paventato l'ipotesi di clientelismo politico.

Una versione respinta fermamente dal sindaco e dal capogruppo di maggioranza Federico Dusi, che ha invece valutato positivamente la capacità della maggioranza di rimettersi in discussione senza pre-concetti. Una scelta saggia, ha ribadito Dusi. La delibera è passata con il voto però contrario dei tre consiglieri di Orgoglio Osnago.

All'unanimità è invece passata la convenzione per l'ampliamento della caserma dei vigili del fuoco di Merate e della creazione di una sala operativa intercomunale della Protezione civile. Atto che sta passando in tutti i Comuni che afferiscono ai Vvf e alla Protezione civile. L'accordo non entra nel merito del progetto architettonico, ha spiegato Brivio, ma va a definire principalmente le quote di partecipazione economica per singolo Comune. 
M.P.
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