Merate: furti in discarica di beni di scarto, otto denunciati

A seguito di attività di indagine avviata dopo delle segnalazioni ricevute da parte di alcuni cittadini che hanno trovato riscontro, tra l'altro, dall'esame delle immagini del sistema di videosorveglianza comunale sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco cinque dipendenti della ditta che si occupa della gestione dell'isola ecologica di Merate nonché tre privati che agivano con la complicità dei primi. Non è esclusa l'ipotesi che il numero dei soggetti coinvolti possa essere maggiore.

Le persone sono indagate per aver sottratto beni, al fine presunto di trarne profitto, dall'isola ecologica. L'ipotesi di reato, chiaramente tutta da provare in sede giudiziaria, è furto aggravato. Va infatti precisato che chi si appropria di beni abbandonati nei cassonetti commette un reato, perché il bene, nel momento in cui viene gettato nel cassonetto, diventa di proprietà comunale. I beni, anche se dismessi, conservano comunque un valore economico e in caso di furto, tale condotta è da ritenersi aggravata, in quanto il luogo adibito alla raccolta di rifiuti è uno stabilimento pubblico.

Non appena venuta a conoscenza dell’accaduto, Silea ha tempestivamente richiesto alla ditta appaltatrice l’immediato allontanamento del personale coinvolto e la sua sostituzione.

 
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