Novate: monsignor Cavallini celebra la Messa per il 65mo. ''Qui mi sono sentito accolto, qui vorrei riposare il sonno eterno''


Monsignor Renzo Cavallini

Domenica mattina la comunità di Novate ha abbracciato il "suo" monsignore. A celebrare la Messa delle ore 10, infatti, è stato invitato don Renzo Cavallini, per tre anni alla guida della parrocchia di santo Stefano. Un lasso di tempo molto breve durante il quale, però, la gente ha imparato ad amarne la cordialità, la discrezione e la profondità di spirito unite a una grande umanità e il sacerdote, dal canto suo, ha trovato una piccola famiglia accogliente e generosa.







L'occasione di questa celebrazione è stato l'anniversario per i 65 anni di ordinazione sacra, avvenuta il 28 giugno del 1956. Un'esistenza intera vissuta intensamente nella predicazione e nelle opere caritative, con incarichi anche importanti come quello di vicepostulatore della causa di beatificazione di don Carlo Gnocchi.



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Domenica mattina don Renzo, dopo avere descritto l'attuale incarico presso l'abbazia di Casoretto a Milano, ha ricordato brevemente gli anni a Novate e quel pezzetto di cuore che gli hanno rubato tanto da arrivare a chiedere, come già aveva fatto nel 2016 in occasione del suo sessantesimo, di poter essere sepolto qui nella cappella dei sacerdoti intitolata al "Cristo risorto" dove due cipressi ombreggiano il riposo eterno delle sue guide spirituali.



Al termine della funzione il pranzo al ristorante con la torta augurale e la promessa di un arrivederci per celebrare un altro "compleanno", sempre in salute e in forma invidiabile.
S.V.
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