L'album di famiglia

Gentile Direttore

Nei giorni scorsi abbiamo assistito a continue determinazini con seguito di puerili retromarce da parte dl Salvini, principale esponente di una destra populista, slegata dalla parte estremista alla Borghi ma anche dalla destra economico governativa alla Giorgetti e Zaia: la prima legata a filo doppio con i ni vax, ni pass, no vax no pass, la seconda ostaggio dei potenti "industrialetti" del nord.

Lo statista de noi altri mi ricorda un vecchio Carosello dove quattro attori a turno prendono a sberloni un quinto dall'aspetto poco intelligente e alla fine commentano: "con tutte le botte che hai preso, hai sempre una buona cera!". In effetti il fu ministro non demorde nonostante i ceffoni ad opera della Giorgia, di Giorgetti e di Draghi: non può perdere il consenso dei tanto coccolati estremisti no vax ma non può smentire le scelte in "doppio petto" di Giorgetti, quindi fa ritirare dai suoi sottoposti in Parlamento gli emendamenti antigovernativi precedentemente proposti, per poi votare quelli proposti da FDI. La notizia che secondo i sondaggi gli elettori leghisti sarebbero favorevoli nel 70% all'obbligo vaccinale rappresenta un ulteriore ceffone metaforico.

I fogli fascio trash si sono divisi equamente i target: "Libero" brandito da Sallusti accarezza le tesi sì vax, "la Verità" brandito da Belpietro parteggia per i no vax, mentre il berlusconiano "il Giornale" brandito da Minzolini sta con ambe le fazioni, ecumenico! Visto che le vendite di questi giornali sono modeste, non bastano le numerosissime e noiose presenze televisivi dei tre "direttori": devono dividersi i pochi lettori, é la stampa bellezza! (cit. Humphrey Bogart)

Gli sconcertanti personaggi che popolano le schiere dll'estremismo no vax sono rintracciabili nell' album di famiglia della Lega dei Fratellid'Italia, di casapound ma anche dei 5 stelle. Il rifiuto di vaccinare i bambini in età scolare pochi anni orsono ha fatto breccia in soggetti privi di minime basi culturali imbevuti di fake news e alimentati dai social, ma si sono rotti i freni e di conseguenza assistiamo a minacce, a pugni in faccia, all' individuazione degli indirizzi di medici, giornalisti, politici, sarebbe gradito un mea culpa da parte di chi ha aizzato certe folle, ma non ci sarà.

E' bastato un alzata di ciglie della Ministra di polizia per scongiurare l'occupazione della rete ferroviaria nazionale ad opera dei no vax, innarrivabile la giustificazione addotta da uno di questi pagliacci: "l'occupazione dei treni non è riuscita perchè la gente era ancora in ferie, e poi faceva troppo caldo".

Concludo con una frase del compianto Giorgio Gaber. La rivoluzione? Oggi no, domani forse, ma dopo domani sicuramente!

Grazie per l'attenzione

Fulvio Magni
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