Merate: 40enne trova il ladro in casa che lo colpisce alla testa con un cacciavite
E' ancora spaventata per quanto accaduto al figlio che avrebbe potuto tranquillamente essere colpito in una parte vitale dal cacciavite del malvivente e rimediare conseguenze ben più gravi dei dieci punti di sutura alla testa.
Ma alla paura ora sta subentrando la rabbia perchè, forse, con qualche deterrente, simili episodi si potrebbero evitare. Ne è convinta la mamma del 40enne che martedì sera si è trovato faccia a faccia con un ladro mentre faceva rientro nella sua abitazione di via santa Maria di Loreto e che, dopo avere ingaggiato una colluttazione, è appunto stato ferito alla testa.
"La strada è totalmente buia, ci sono luci bassissime che non servono a nulla" ha raccontato la donna "Il malvivente è entrato dalla finestra che si affaccia su via Donizetti e dove non ci sono lampioni. Ha avuto buon gioco perchè nessuno lo ha visto. Con il cacciavite è riuscito ad alzare la finestra in acciaio e a entrare in casa. In quel mentre è tornato mio figlio dal lavoro. Quando ha aperto la porta di casa se lo è trovato davanti e ha tentato di bloccarlo. Il balordo, che era riuscito ad aprire solo un cassetto e poi deve essere stato avvisato dal complice che si trovava in strada di venire via, gli ha sferrato un colpo col cacciavite colpendolo alla testa. Fortunatamente il ferro lo ha preso di striscio e non si è conficcato nella testa altrimenti adesso non saremmo qui a parlarne. Mio figlio ha tentato di trattenerlo e lo ha anche morsicato a una gamba ma poi il sangue continuava a uscirgli dalla testa e allora ha desistito".
Mentre veniva allertato il 112, l'aggressore raggiungeva il complice, che nel frattempo aveva minacciato una vicina di casa, e i due scappavano utilizzando come via di fuga sempre via Donizetti.
"La strada scarsamente illuminata non aiuta certo a stare tranquilli. In questo condominio ci sono stati diversi furti, atti vandalici, box aperti e tanti episodi delinquenziali. Un po' più di attenzione a questa zona sarebbe di grande aiuto e ci farebbe stare più tranquilli".
Secondo le testimonianze i due che hanno agito sarebbero soggetti con un forte accento dell'est. In testa l'aggressore indossava un cappellino e poi vestiti scuri.
Ma alla paura ora sta subentrando la rabbia perchè, forse, con qualche deterrente, simili episodi si potrebbero evitare. Ne è convinta la mamma del 40enne che martedì sera si è trovato faccia a faccia con un ladro mentre faceva rientro nella sua abitazione di via santa Maria di Loreto e che, dopo avere ingaggiato una colluttazione, è appunto stato ferito alla testa.
"La strada è totalmente buia, ci sono luci bassissime che non servono a nulla" ha raccontato la donna "Il malvivente è entrato dalla finestra che si affaccia su via Donizetti e dove non ci sono lampioni. Ha avuto buon gioco perchè nessuno lo ha visto. Con il cacciavite è riuscito ad alzare la finestra in acciaio e a entrare in casa. In quel mentre è tornato mio figlio dal lavoro. Quando ha aperto la porta di casa se lo è trovato davanti e ha tentato di bloccarlo. Il balordo, che era riuscito ad aprire solo un cassetto e poi deve essere stato avvisato dal complice che si trovava in strada di venire via, gli ha sferrato un colpo col cacciavite colpendolo alla testa. Fortunatamente il ferro lo ha preso di striscio e non si è conficcato nella testa altrimenti adesso non saremmo qui a parlarne. Mio figlio ha tentato di trattenerlo e lo ha anche morsicato a una gamba ma poi il sangue continuava a uscirgli dalla testa e allora ha desistito".
Mentre veniva allertato il 112, l'aggressore raggiungeva il complice, che nel frattempo aveva minacciato una vicina di casa, e i due scappavano utilizzando come via di fuga sempre via Donizetti.
"La strada scarsamente illuminata non aiuta certo a stare tranquilli. In questo condominio ci sono stati diversi furti, atti vandalici, box aperti e tanti episodi delinquenziali. Un po' più di attenzione a questa zona sarebbe di grande aiuto e ci farebbe stare più tranquilli".
Secondo le testimonianze i due che hanno agito sarebbero soggetti con un forte accento dell'est. In testa l'aggressore indossava un cappellino e poi vestiti scuri.