Covid: chi era davvero in prima linea

Buongiorno sono un medico specialista in medicina interna e lavoro come medico di medicina di urgenza nel Pronto soccorso di Desio.
Mi secca alquanto leggere articoli, che trattano di covid, basato su testimonianze inappropriate, che riportano fatti per sentito dire, e non realmente vissuti, di studenti in medicina. La serietà di un articolo su basa sulla correttezza delle informazioni raccolte, e un vostro recente articolo pecca in parte di onestà intellettuale e attendibilità. In particolare faccio riferimento all'articolo del 7 settembre "Merate-Brivio: la dottoressa Giulia Albo il nuovo medico di famiglia. ''Ho fatto tirocinio in pieno covid, un'esperienza pesante''".
L'ultima parte dell'articolo è totalmente priva di fondamento, dato che quando io e colleghi MEDICI eravamo in trincea, in reparto giorno e notte, lontani dalla famiglia per mesi per non portare il virus a casa, gli studenti di medicina, come giusto che sia, sono stati costretti a rimanere a casa da un'ordinanza rettoriale . I tirocini sono stati bloccati, nello specifico quelli dell'università Bicocca, ateneo dell'intervistata. Questo dato è un dato certo, visto che la mia compagna ha frequentato lo stesso anno dell'intervistata, nello stesso ateneo, laureata e abilitata in medicina quest'anno. Lei di pazienti covid, così come qualsiasi altro studente in Bicocca, non ne ha visti.
Dopo quasi 2 anni pesantissimi per noi, leggere articoli che riportano informazioni descritte con "tono straziante" da parte di soggetti che non hanno minimamente vissuto ciò che abbiamo realmente passato, ma lo riportano solo per averlo sentito dire, mi fa innervosire ancor di più di quanto abbia fatto e stia facendo il virus.
Cordialità,

Dott. Lorenzo Olmo Parma
Specialista in medicina interna

E' evidente che lei parla a nuora perché suocera intenda...!

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