Merate, presidente del C.I.: il ritorno al tempo scuola del POF è merito della legge dello Stato. Ora si lavori per il dialogo

La sede dell'istituto comprensivo
Buongiorno,
come genitore, desidero condividere la grande soddisfazione per la sospensione della deroga emergenziale all'orario ridotto ed il ritorno al tempo scuola stabilito nel POF.
Come Presidente del Consiglio di Istituto, invece, esprimo tutto il mio stupore nel leggere sulla stampa locale, sui gruppi Facebook e Whatsapp, che i promotori della mobilitazione estiva con raccolta di firme, si attribuiscono il merito di questo ritorno al tempo scuola ordinario celebrando la "vittoria dei genitori".

L'abolizione della deroga emergenziale è stata possibile esclusivamente per il superamento di alcune restrizioni presenti nella Normativa e confermate il 22 agosto con una Nota Ministeriale.
Se dobbiamo attribuire un merito, una vittoria, lo farei parimenti al Ministero ed al CTS.
Grazie alla bozza Ministeriale del 6 agosto ed alle sue anticipazioni, si è potuto pensare ad una via d'uscita ed il lavoro incessante della Dirigente e dei suoi collaboratori durante il periodo estivo è stato encomiabile. Sono sempre rimasto in contatto con la Preside e puntualmente informato degli sviluppi fino al 22 agosto, data dell'uscita della Nota Ministeriale ufficiale. Da quel momento ci siamo attivati immediatamente per verificare presso il Provveditore se l'interpretazione della norma poteva portare al superamento di alcuni obblighi; primo fra tutti il distanziamento. Avendo avuto parere favorevole, non vi erano più impedimenti al ritorno al tempo scuola originario.

La delibera assunta il 30 giugno, che prevedeva la proroga dell'orario emergenziale, ha scatenato un serie di accuse ingiustificate verso il CDI. Si va dal "grave e ingiustificabile danno per i bambini oltre che un pesante disagio per le famiglie" al "Ridurre il tempo scuola significa per noi aumentare le disuguaglianze" e ancora "bambini che vedono compromessi ben tre anni della loro giovane carriera scolastica" e anche "particolarmente grave è il fatto che la decisione sia stata assunta senza consultare i genitori". Se solamente vi fosse stata una minima conoscenza del grande lavoro svolto nel tempo dal Consiglio di Istituto, dal Dirigente e da tutta la comunità scolastica in termini di aiuto alle famiglie, inclusione, didattica, fragilità, prevenzione degli abusi, ecc. sarebbe inutile ricordare ora che il nostro focus è sempre stato e lo sarà in futuro, il benessere degli studenti in tutte le sue declinazioni.

Tutto ciò ha fatto perdere di vista il reale fautore della decisione assunta: la Legge dello Stato!
Un fatto che ritengo gravissimo è il tentativo di delegittimare il CDI ed il suo operato. La Normativa vigente era chiara ed il CDI non aveva alternative nell'applicazione della legge.
Non nascondo (è a verbale) che in quella seduta si è aperta una lunga discussione nella quale ognuno di noi ha portato le proprie perplessità e si sono valutate tutte le possibili soluzioni (legittime) per non andare in deroga anche quest'anno, ma purtroppo non è stato possibile.

Devo ringraziare la stragrande maggioranza dei genitori che hanno capito la complessità del momento e non si sono espressi, così come coloro che ci hanno manifestato solidarietà.

La partecipazione auspicata dalla sig.ra Lavelli, suggerisco, che si possa già attivare cominciando a contattare il Comitato dei Genitori IC Merate (quello ufficiale), attivo da anni nel nostro Istituto Comprensivo con iniziative a sostegno della scuola, degli alunni e delle famiglie.
https://comitatogenitoriicmerate.wordpress.com

Le propongo, inoltre, di attivarsi per costruire un reale dialogo con la scuola attraverso la partecipazione alle Assemblee e ai Consigli di Classe nelle scuole, attivandosi per sostenere l'Istituto nelle sue iniziative (vista la scarsa partecipazione) e collaborando per il coinvolgimento delle famiglie più in difficoltà, forse questa, rispetto ad una petizione, potrebbe essere una strada migliore e sicuramente più proficua da seguire.

Cordialmente
Davide Bonfanti, Presidente del Consiglio di Istituto
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