Merate: ottimo avvio per il Fire Party con limitazioni ma in sicurezza per il pubblico

Organizzazione efficiente, buon cibo preparato e servito da volontari solari, e con la musica si torna a cantare. Queste le caratteristiche del successo del "Fire Party 2020+1". Due fine settimana - quello appena trascorso e il prossimo - in cui la sede della caserma dei vigili del fuoco in via degli Alpini si è popolata, ordinatamente, di persone per il tradizionale appuntamento, giunto alla sedicesima edizione, organizzato dall'associazione "Amis di Pumpier de Meràa", in collaborazione con i volontari della Protezione civile di Merate.

Dopo un anno di astensione a causa della pandemia, gli organizzatori ci hanno voluto credere per proporre al territorio una festa in sicurezza, per dare un segnale positivo. Scommessa vinta, data la soddisfazione dei promotori e la risposta del pubblico. Per rendere possibile la manifestazione saranno impiegati nel doppio weekend a cavallo tra agosto e settembre un centinaio di volontari. Un prezioso contributo che è l'anima del progetto.



Ovviamente il Fire Party è stato condizionato dalle restrizioni anti-contagio. Per accedere all'area allestita è necessario esibire il Green Pass e, alla serata di domenica 29 agosto, solo tre persone si sono presentati senza il documento e dunque costrette ad andare altrove. Un numero che dà la misura di come gli obblighi siano stati recepiti dalla popolazione. Gli orari di apertura sono stati circoscritti alla serata. Dunque niente giochi e dimostrazioni nel pomeriggio per i più piccoli e le famiglie, come nelle passate edizioni. È stato inoltre montato un solo tendone, e non due, per favorire lo stare completamente all'aperto.

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Eventi di questa natura sono una boccata di aria fresca anche per i gruppi musicali, che hanno subito una drastica riduzione di date da due anni ormai. Il palco del Fire Party è stato battezzato il primo giorno, il 27 agosto, dagli istrionici "Teo e le veline grasse". Sabato 28 è stato il turno dell'Antani Duo, che ha proposto cover di brani in acustico. Si è chiuso il primo week con la folk band, giunta al suo decimo anniversario, Menagrama. Il gruppo si è presentato con brani principalmente in dialetto comasco, da dove provengono Gianluca Di Santo (voce e chitarra acustica), Federico Casarin (violino), Michele Briccola (fisarmonica), Alessio Guffanti (chitarra elettrico e banjo), Guido Pellò (basso) e Davide Apollonio (batteria). "Per noi è un'emozione essere qui - ha detto il front-man Di Santo - Dopo una prima data a giugno sono state annullati molti concerti. Siamo soliti suonare nelle sagre che nessuno si sente la responsabilità di organizzare più e per noi è diventato difficile per questa stagione trovare dei palchi dove esibirci. Per questo essere a Merate ha un valore aggiunto per noi". Il pubblico ha potuto ascoltare il concerto solo da seduto, sempre per le prescrizioni anti-covid.

I Menagrama


Il 3 settembre si riprende a suon di blues con Folco Orselli e Flavio Pirini. Sabato sera invece la musica country di Diego Albano. L'ultimo giorno infine ci saranno i Cantamilano.
M.P.
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