Scuola oggi e domani

Entro in punta di piedi sulla questione scuola primaria, da Merate a Brivio per arrivare al lecchese. Abbiamo capito tutti che questa situazione di emergenza ha modificato alcune nostre routine. In tanti invocano una normalità però sulla scuola dobbiamo un attimo fermarci a riflettere. Sicuramente nell'anno scolastico che si aprirà a breve, la scuola versione 2019 non ci potrà essere. Questo è un dato. I genitori vogliono tranquillità e durante l'orario di lavoro vorrebbero lasciare i bambini a scuola per il tempo che avevano scelto alle iscrizioni. Quindi tempo pieno (40) o ridotto, dalle 30 ore in giù. E' sacrosanto. Però mi permetto di dire che non sono i genitori ma i bambini a stare a scuola. A Merate è montata giustamente la polemica. Si diminuisce il tempo scuola. I bambini non imparano. Potrebbe essere vero. Non nel caso di Merate dove ci si è resi conto che avere le classi con 15 - 18 bambini vuol dire dedicare più tempo ad ogni singolo alunno. Perciò lavorare meglio. Si chiama QUALITA'. L'esempio più stupido da fare è il seguente: interrogazione. 10 minuti per ascoltare ogni bambino facendo emergere il vissuto, il ragionamento su quello che ha studiato. Per 15 bambini avrò bisogno di 150 minuti. Per 25 bambini avrò bisogno di 250 minuti. Ecco che il tempo non è perso, forse forse, guadagnato. Io però non posso dire che comporre classi con meno alunni sia solo vantaggioso. C'è un risvolto. Se lo fai in autonomia devi attingere alle risorse della scuola (compresenze o tempo scuola) perciò è un sacrificio per tutti. Inoltre per fare classi con meno alunni purtroppo si deve ridurre l'offerta variegata del tempo scuola. Potrebbe esserci una soluzione: l'extrascuola. Se il comune ragionasse cambiando la visione del territorio e delle istituzioni che lo compongono, potrebbe promuovere quello che sta accadendo in alcune realtà. Costruire delle convenzioni, oppure concedere dei voucher per svolgere altre attività valorizzando le scuole di danza, karate, sport in generale, arte, teatro, musica ecc per COMPLETARE E AMPLIARE l'offerta formativa della scuola. Ricordiamo che non tutti i bambini sostengono attività extra e qualcuno avrebbe bisogno. Altri invece avrebbero bisogno di pause durante la settimana per rendere meglio a scuola. Quindi è tutta una questione di QUALITA'. Io sarei ottimista nello sviluppare questa strada.
Poi ragionerei anche sul tempo e la qualità del LAVORO. Però questa è un'altra storia. Importantissima e soprattutto correlata ai bambini. Purtroppo però si affronta in altri tavoli. Ma ci arriveremo! Prima o poi...
Signore
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