Generalità

Perchè molte volte mettete le iniziali di una persona arrestata, mentre altre (vedi caso Banfi) nome cognome ed età?

Mauro P.


Le iniziali, se non addirittura l'anonimato, alle volte sono imposte dalla delicatezza della questione (per le violenze sessuali, per esempio, è d'obbligo non rendere riconoscibile la vittima, ne va di conseguenza che non si possono inserire le generalità nemmeno dell'autore se imparentato). Fuori da questi casi, la scelta è ovviamente discrezionale e il più delle volte usiamo le iniziali in auto-tutela: un pò perchè i comunicati delle forze dell'ordine non prevedono più da tempo i nomi per esteso quindi poi averli ci costa "ricerche" e per farli dobbiamo avere la certezza assoluta di avere in mano le generalità esatte, fatica che alle volte non vale proprio la pena fare per un ladro di biciclette; un pò perchè mettendo nome e cognome in tempo zero ci sono diretti interessati che appellandosi a diritti più accampati che reali, chiedono la cancellazione del loro nome o dell'articolo in cui sono citati (ci è capitato perfino per processi ancora in corso e seguiti udienza dopo udienza, la follia); un pò perchè, sempre per i casi di giudiziaria, i nomi per esteso, pur ovviamente certi, ci espongono a rogne, tipo il venir minacciati (successo davvero anche questo) da un omonimo del soggetto a processo... Le ragioni insomma sono tante, discrezionali ma valide se osservate dal punto di vista di chi scrive.
Passando dalla teoria alla pratica, per il caso da lei citato: fino alla scorsa settimana non abbiamo mai fatto il nome della signora perchè all'inizio della vicenda pareva essere lei vittima di violenza; con il nuovo arresto siamo venuti a conoscenza anche del patteggiamento che ha cristallizzato, salvo appelli, la ricostruzione "al contrario" delle forze dell'ordine e della Procura. Con tanto di sentenza in mano perchè non fare il nome?
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