Calco: apre il luna park. Il racconto dei giostrai. ''Ma per noi è ancora lockdown''
Suffrè e Ricci, rispettivamente gestori di giostrine per bambini e autoscontri
Eredi di una storia di famiglia di decenni, i giostrai di oggi si trovano a dover fare i conti con un mondo cambiato dalla pandemia, che ha azzerato tanti di loro e che ha prosciugato le risorse che avevano messo in "cascina" e che hanno dovuto consumare per poter vivere da febbraio dello scorso anno ad oggi.
"Generalmente facciamo una ventina di appuntamenti, tra fiere e manifestazioni, anche perchè per noi ci sono i giorni antecedenti e successivi all'allestimento del parco dove lavoriamo solo per montare e smontare le giostre. Ad oggi si contano sulle dita di una mano quelle in calendario. Spesso gli eventi annullati erano per noi quelli più remunerative, dove la gente veniva volentieri. I nostro luna park con i giochi per i bambini, gli autoscontri, le bancarelle si svolgono all'aperto, quindi non capiamo dove sia il problema nel farci lavorare. Non riteniamo di essere più "pericolosi" di un mercato settimanale, di uno stadio o di un centro commerciale che è al chiuso. Eppure in tanti comuni ci è stato vietato".
A Calco il luna park aprirà domenica 29 agosto e si chiuderà il 6 settembre. "Non possiamo che ringraziare questa amministrazione che ci ha dato la possibilità di lavorare" hanno concluso "la gente ha voglia di uscire, di divertirsi nel rispetto delle regole e in sicurezza e noi vogliamo offrire questa opportunità. Non chiediamo l'elemosina ma solo di lavorare".
In parte del parcheggio accanto al cimitero stanno pian piano formandosi le piattaforrme per gli autoscontri, i "calci in culo", le giostrine per i bambini con il banco dei dolciumi. Decenni fa le attrazioni erano allestite a ridosso della chiesa dove ora c'è il campo da calcio. Molto più in grande e molto più numerose. Ma allora il covid non si sapeva nemmeno cosa fosse.