Brivio, elezioni: come 'anti-Airoldi' l'altra lista ha un tris di papabili. Qualche nome

Federico Airoldi non ha ancora uno sfidante. Il sindaco uscente che, in cerca della riconferma ha già mostrato apertamente le proprie carte rendendo nota non solo la lista di candidati consiglieri ma anche l'intero programma elettorale, al momento è l'unico aspirante alla fascia tricolore in quel di Brivio. Il PD, per bocca del segretario cittadino, Luigi Gasparini gli ha garantito appoggio. Il centrosinistra, in generale, del resto, come già cinque anni fa, non è riuscito a dar corpo ad una propria formazione dopo la deflagrazione interna a Progetto Civico e dunque a quel contenitore che era riuscito a condensare tutte le tinte "rosse" del paese, assicurando la poltrona per due mandati a Stefano Motta e a quello successivo a Ugo Panzeri, battendo proprio Airoldi, rifattosi nel giro di un lustro.
Sul fronte dell'attuale minoranza - l'ex gruppo Ascoltare per Fare che ha mutato il proprio nome il Lega Salvini Premier, lasciando dunque il mantello civico assumendo una connotazione partitica - invece qualcosa si muove. La lista si farà. Il candidato sindaco ad oggi manca. O meglio ci sarebbero ben tre papabili, come asserito da Marco Scaccabarozzi, perno dell'opposizione uscente, chiamatosi però personalmente fuori dall'appuntamento elettorale del prossimo ottobre. "Abbiamo deciso di prenderci tutto il tempo che di dà la normativa" ha sostenuto, sentito nel pomeriggio odierno. "Entro fine settimana depositeremo l'elenco dei candidati e nel corso della settimana prossima chiuderemo anche il programma, con le ultime aggiunge suggerite direttamente dai cittadini che si sono fatti avanti con delle loro proposte".
Nomi non ne fa. Se non, su sollecitazione, quello di sua sorella Chiara, segretario del Carroccio in paese. "E' una possibilità, che negli ultimi giorni sta prendendo anche slancio perché alla gente di Brivio sembra piaccia l'idea di avere un candidato sindaco donna". Certo, visto la lunga militanza e il ruolo all'interno del Movimento, quello di Chiara Scaccabarozzi, presidente della Pro Loco in carica, è un nome "politico" per una formazione che, invece, si presenterà anche a questa chiamata alle urne senza simboli. "La lista sarebbe comunque civica perché la maggior parte delle persone inserite non sono della Lega: due terzi dei componenti non sono politicamente esposti" prosegue Marco Scaccabarozzi. Tornando al candidato sindaco, "la decisione verrà presa dal gruppo, collegialmente" garantisce, aggiungendo di aver anche già a disposizione una serie di pedine da piazzare poi anche nelle commissioni, maturando così esperienza per poter in altro momento entrare in consiglio.
In paese si azzardano i nomi, quali "anti-Federico Airoldi", dell'architetto Giorgio Bregantin (però già assessore in altro comune, ragione per la quale dovrebbe prima firmare le dimissioni di là per scendere in pista di qua), del Cav. Mantovani dott. Claudio, marito di Chiara Mandelli, della figlia dell'ultimo pescatore Aldo e di Claudio Saldarini, del forno sul lungofiume, già consigliere comunale uscente, ruolo comune a Massimiliano Riva (passato però nella squadra di Brivio Rinasce) e Davide Spreafico, sicuramente invece di nuovo della partita senza cambiare casacca. Passando al toto consigliere, dati per certi, ma sempre per vox populi, Alfonsa Vetrice delle pompe funebri Alessandra e Davide Beccaria, giovane che si è fatto conoscere sul territorio per i suoi lavori di street art. Vincenzo Tripicchio della Taverna di Leornardo, indicato improvvidamente mesi fa da qualcuno quale probabile leader del gruppo, potrebbe lasciar spazio, anche questa volta, alla compagna di vita e lavoro Orietta Mauri. Torna in pista infine Matteo Sesana, altro volto noto della Lega rivierasca che potrebbe trascinare anche Giuliana Micheli, già in Comune quando i lumbard governavano il paese. Tra le “quote rosa” citata anche Maria Giovanna Panzeri. Solo la presentazione ufficiale della compagine - che nel nome parrebbe richiamare un cambio di passo - metterà fine però al toto nome. Non resta che attendere.
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