Paderno, il sindaco Torchio: la Rocchetta torni luogo di incontro per il bene di tutti

Riceviamo e pubblichiamo

Noi e la Rocchetta
Santa Maria della Rocchetta è un piccolo Santuario che si trova nel Comune di Paderno d'Adda e fa però parte della parrocchia di Cornate. E' una chiesina dedicata al culto, ma anche una semplice meta di camminate nei boschi dell'Adda e lungo l'alzaia del naviglio. Un luogo in cui le persone di Porto o di Paderno, così come chi viene in visita da fuori, salivano per una preghiera o per una visita turistica
Malgrado la sua posizione defilata, o forse proprio per questo, Santa Maria della Rocchetta è un luogo di incontro, un piccolo crocevia di comunità e persone.
Nell'ultimo decennio il custode della Rocchetta, Fiorenzo Mandelli, ha fatto un immenso, quotidiano lavoro per tenere aperto il santuario, per accogliere i visitatori e coinvolgerli nella storia del luogo e dei suoi dintorni, per raccontare come si intrecci anche con il genio di Leonardo da Vinci che li studiò e ne trasse ispirazione, ma anche per liberare lo sperone di roccia tra il naviglio e l'Adda dalla vegetazione strabordante, per mantenere quel luogo e i suoi dintorni puliti e accoglienti.


Il sindaco Gianpaolo Torchio e Fiorenzo Mandelli

Per questo suo impegno Fiorenzo Mandelli si è conquistato il cavalierato della Repubblica, la gratitudine delle migliaia di persone che lo hanno incontrato e sicuramente la riconoscenza del Comune di Paderno d'Adda.
Insieme alla Cooperativa Solleva che gestisce il ristoro dello Stallazzo, ha reso quell'angolo di Paderno d'Adda un posto vivo, dove è possibile trovare serenità, condivisione e bellezza.
Il loro lavoro ha ereditato e rinnovato la cura che, negli anni precedenti, la comunità di Porto, la ProLoco di Cornate avevano garantito di quei luoghi, portando nuovo slancio ed energie.
Oggi questa storia sembra interrompersi. Non è mio compito entrare nelle dinamiche e nei rapporti interni alla Parrocchia di Cornate d'Adda, proprietaria e curatrice del santuario, ma dai colloqui avuti con Fiorenzo Mandelli e con il Parroco Don Emidio su questa vicenda ho sentito profonde incomprensioni e ferite personali che credo siano andate ben oltre le reciproche intenzioni originarie.
Così un luogo di incontro, come altre volte in passato, diventa luogo di divisione.
Un conflitto in cui, senza una riconciliazione, saremo tutti perdenti.
In primis i protagonisti, perchè credo che nessuno possa considerare una vittoria l'allontanamento di Fiorenzo dalla Rocchetta e per Fiorenzo stesso, che ha fatto della dedizione a quel luogo la sua vita.
Ma poi il territorio e i frequentatori. La chiesina è tornata ad essere chiusa per buona parte della settimana e non molto tempo ci impiegheranno i rovi e il bosco di robinie a riconquistare lo spazio oggi libero.
Faccio appello alla struttura ecclesiastica perchè venga riconosciuta la particolare condizione della Rocchetta e che, in questo quadro, Fiorenzo Mandelli possa riprendere il lavoro oggi interrotto a beneficio di un santuario e di un territorio che sono un bene comune, alla cui cura siamo tutti, per la propria parte, chiamati.

Gianpaolo Torchio
Sindaco di Paderno d'Adda
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