Ornaghi (Cammino di Sant'Agostino): un 'grazie' a Fiorenzo, con l'auspicio che torni presto al suo ruolo

Riceviamo e pubblichiamo

Renato Ornaghi
Gentile Redazione,
Vi scrivo a nome dell’Associazione Cammino di Sant’Agostino, il “Cammino di Santiago della Lombardia" che unisce i luoghi agostiniani della nostra Regione a cinquanta Santuari Mariani, portando il pellegrino sino alle reliquie di Sant’Agostino di Ippona nella basilica pavese di San Pietro in Cieldoro. Il Santuario della Madonna della Rocchetta di Paderno d’Adda è uno di questi cinquanta splendidi luoghi di culto del territorio che il pellegrino devotamente visita, vidimandovi la sua personale credenziale (nelle fotografie sottostanti, una copia del “documento di identità pellegrina” completa dei timbri di questo percorso da Monza a Pavia, lungo 620 km).
Purtroppo non conosco pienamente le ragioni che hanno portato l’amico Fiorenzo Mandelli a lasciare il ruolo di custode fedele di quel luogo, ma auspico di cuore un suo chiarimento e ripensamento con la Parrocchia di Cornate d’Adda: la nostra Associazione e i tanti pellegrini hanno visitato il Santuario della Rocchetta (almeno 25.000, negli ultimi 10 anni) possono testimoniare la passione, il lavoro e l’entusiasmo che Fiorenzo ha messo in quel luogo nel Parco dell'Adda (e non parlo solo dell’edificio di culto, ma anche del duro lavoro di ripulitura dell’alveo a secco del canale leonardesco da lui coordinata, una conca che era diventata nei passati decenni una vera giungla a cielo aperto).
Quando un pellegrino ci trasmette copia della Credenziale completa di timbri per ricevere la nostra “Compostela”, gli chiediamo a volte quale dei 50 Santuari sia secondo lui quello più suggestivo: ebbene quasi sempre la risposta non è un Santuario blasonato e celebre come ad esempio la Madonna di Caravaggio, Santa Maria delle Grazie a Milano o la Certosa di Pavia, ma proprio il piccolo Santuario della Madonna della Rocchetta.




Sicuramente tanta parte del fascino e suggestione del luogo vengono dal suo unico e strepitoso mix di devozione mariana, storia ducale, natura incontaminata e memoria leonardesca che riesce a trasmettere al pellegrino: tuttavia però credo che almeno una piccola parte del merito vada riconosciuta anche al lungo lavoro di recupero che Fiorenzo Mandelli negli anni ha posto in atto alla Rocchetta.
Mi pare doveroso quindi, a nome dei tantissimi pellegrini che hanno visitato il Santuario, rivolgergli un grazie per il lavoro generoso speso per l'iconico Santuario. Con l’auspicio, ripeto (spes, ultima dea), che Fiorenzo Mandelli trovi modo di ricomporre e chiarire le divergenze con la Parrocchia cornatese, ritornando possibilmente al suo ruolo di cicerone del luogo che tanto bene sapeva ricoprire: caro Fiorenzo, se in qualche modo la nostra Associazione può essere utile in questo lavoro di ricomposizione, siamo a disposizione. Perché se la vicenda si concludesse con il tuo definitivo abbandono della Rocchetta, sarebbe davvero una sconfitta per tutto il territorio.

Grazie per l’ospitalità,

Renato Ornaghi
Associazione Cammino di Sant’Agostino



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