Merate: strade dedicate a statisti, patrioti, scienziati. Eroi d'Italia su targhe ''smunte''

Ci sono statisti, fisici, sacerdoti, patrioti, generali, nomi di battaglie. A loro in tutta Italia sono dedicate vie, piazze, monumenti. Un modo per non dimenticare e per fare memoria delle loro doti scientifiche, umane, militari, politiche.

La maggior parte è finita sui libri di storia nazionale altri riempiono i volumi locali curati da appassionati del posto che tra archivi parrocchiali e testimonianze varie hanno ricostruito vita, morte ed eventuali miracoli.

Tanti nomi finiscono nelle lezioni di storia di elementari, medie e superiori. Altri rimangono sulle carte di identità alla voce "residente in..." e nulla si sa di colui che dà il nome alla propria strada, calpestata milioni di volte.

Sulla cartellonistica vengono generalmente riportate le date di nascita e morte e la "carica". Poche informazioni sufficienti comunque per "inquadrare" il soggetto nel suo periodo storico e nel ruolo svolto. Sempre che il cartello si legga.

 

L'estate, si sa, è un momento in cui il tempo si dilata e la frenesia rallenta ed è anche l'occasione per guardarsi attorno con più attenzione e osservare cose che nel resto dell'anno ci sfuggono.

Così è accaduto per i cartelli delle vie, quelli in marmo, rettangolari, issati su un palo in ferro e posti all'ingresso e all'uscita delle strade comunali.

Merate ha sostituito la maggior parte di questa cartellonistica con i pannelli in acciaio bianchi, bordati di blu, la scritta nera e il gonfalone del comune. Ma in alcune zone, specie quelle "storiche", permangono ancora le lastre in marmo. Conservano tutto sommato il loro fascino e la loro bellezza. Se fossero pulite.

Galleria fotografica (vedi tutte le 21 immagini)

Viaggiando per le frazioni e il centro ne abbiamo trovate oltre una ventina con i caratteri scoloriti, lettere solo parzialmente leggibili, lo sfondo ricoperto di muschio e smog e il palo portante ricoperto di ruggine.

 


Ci sono i fratelli Cervi (patrioti) così come il partigiano Peucher, don Ernesto Borghi parroco di Novate e Padre Ernesto Ravasi missionario meratese, e poi il generale Lamarmora e la battaglia di Podgora e ancora i cittadini benemeriti Carlo e Serafino Cernuschi oppure don Luigi Sturzo e Filippo Turati. Tutti loro hanno una strada dedicata con tanto di targa. Peccato che quest'ultima sia parzialmente visibile, maltenuta, in alcuni casi illeggibile.

 

Senza procedere per una sostituzione radicale con le moderne targhette in acciaio, forse un intervento di pulizia e di "restauro" sarebbe un bel modo di ricordare dietro quei nomi anche le persone e le loro gesta.

 

S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.