Sartirana: il lago nuovamente ricoperto da uno strato di alghe. La situazione resta critica
Le condizioni del lago di Sartirana sono sempre più penose.
Un giro lungo il sentiero oltre a essere una prova di forza per via dell'odore di marcio e di putrefazione che vi aleggia, come diversi lettori ci hanno segnalato, è anche un pugno allo stomaco per il destino che ormai sembra segnato inesorabilmente.A oltre un anno dalla moria di tonnellate di pesci, le acque sono rimaste le stesse: senza ossigeno, senza alcuna trasparenza, ricoperte da una patina di mucillagine e di alghe che, a periodi alterni, si fa molto più densa e stratificata.
Un mese fa con un "soffiatore" si era cercato di indirizzare lo strato di microalghe verso il canale di scolo, così da liberare la foce. Un tentativo che è rimasto tale in quanto, terminata l'operazione, lo strato si è presto riformato e così i giorni successivi.
Le immagini, documentate da un nostro lettore, parlano più di mille parole.
Lo strato di alghe si è fatto sempre più spesso e lo si può vedere percorrendo il camminamento. Ci sono punti dove gli accumuli sono consistenti, con foglie e rametti appoggiati come se fossero su uno strato solido e non sull'acqua.
Sconsolati i frequentatori del lago, i "vecchi" che da decenni lo frequentano, lo guardano e si limitano a scuotere la testa sconsolati. Probabilmente ormai rassegnati.