Accadeva 30 anni fa/113 maggio ‘91: petizione per Pe.Sa.Ro. Muore il prof. Sartori. Parte tra polemiche il P.L. “Le Piazze”
Dopo i due interventi di soccorso condotti tra le bancarelle del mercato in condizioni davvero drammatiche, il sindaco di Merate Mario Gallina annuncia categorico: gli ambulanti già dalle prossime settimane saranno spostati in via Cornaggia, via Mameli e piazza don Minzoni. Piazza che ancora è da completare essendo in corso la riconversione dell’area ex Catenificio Regina. Come si ricorderà la sede storica del Catenificio Regina era proprio in pieno centro città: alla portineria si accedeva da via Fiori una viuzza che parte da piazza Vittoria e termina in via Trento. Via Mameli allora era un semplice tratto di strada sterrata che finiva contro una cancellata. Difficile però spostare duecento bancarelle che da secoli il martedì occupano l’intero centro in una zona comunque molto limitata come ampiezza. I vigili fecero una serie di misurazioni per creare un corridoio tra le due ali di ambulanti in modo da consentire il passaggio dei mezzi di soccorso. Ma ci vorranno anni prima di realizzare qualcosa del genere e solo grazie all’intervento del Prefetto dottoressa Liliana Baccari che, a seguito di una segnalazione, dispose controlli accurati intimando poi – siamo già attorno al 2015 – al sindaco pro tempore di operare per garantire la sicurezza anche durante le ore mercatali.
L’introduzione nell’ordinamento giuridico della Legge 142 di riforma degli Enti locali favorisce l’avvio della raccolta firme per chiedere l’unione dei comuni di Perego, Santa Maria Hoé e Rovagnate. C’è già un nome, di poca fantasia invero: Pe.Sa.Ro. Al lavoro i sindaci Maria Luisa Crippa di Perego, Amelio Galbusera di Rovagnate e Pierluigi Montanelli di Santa Maria. Tante le storie comuni, numerosi i luoghi carichi di storia. Quello forse più noto è il convento della Bernaga delle suore benedettine. Si racconta che durante il concilio di Trento venne ordinato a tutte le suore di trasferirsi nelle città per paura di rappresaglie. Ma neppure San Carlo riuscì a convincere le suore della Bernaga. E a nulla valsero le preghiere di Camillo Aulario arciprete di Monza che nel 1602 venne invitato dalla Sacra Congregazione Romana a presentare una precisa relazione su quello “strano” attaccamento al convento di Perego.
Maria Luisa Crippa, Pierluigi Montanelli e Amelio Galbusera
Ci sono 11 albanesi dei 3.500 profughi giunti in Italia, da collocare a Merate. Fioccano le resistenze, Gallina chiede fondi a provincia e Regione per realizzare una casa alloggio. Siamo ancora lontani dalla nuova procedura di affittare case vuote da mettere a disposizione di immigrati. Erano solo 11 gli albanesi, ma già allora nessuno li voleva.
Il Consiglio comunale di Merate, tra le proteste di Lega, Pds e Verdi approva il piano di lottizzazione di Turba proposto dall’impresa Camillo Fumagalli di Bulciago, proprietaria del terreno acquistato dall’ospedale di Merate. L’intervento prevede un parcheggio sotterraneo e un grosso edificio proprio di fronte all’ingresso del Mandic. Durissime le reazioni delle minoranze. Il Psi, invece, passato in maggioranza difende col suo esponente di punta e vice sindaco Aldo Castelli la validità dell’intervento. A nulla valgono le pressioni per mantenere a verde e parcheggio a raso quella vasta porzione di terreno. Castelli assicura anche che non si costruirà sulla collinetta di Turba. Come sappiamo però le cose sono andate diversamente. Marcello Basosi di malavoglia votò il progetto “solo perché siamo in maggioranza” disse, dichiarandosi però contrario alla realizzazione della strada tra via Cerri e via De Gasperi. Strada che poi venne invece costruita.
L’ex scuola di Spiazzo di Rovagnate diventa la sede dei boy scout. Meglio, dovrebbe diventare. Il sindaco Galbusera annuncia di rinunciare alla vendita ma c’è ancora la convenzione da sottoscrivere che deve tra l’altro stabilire se l’affitto da quantificare può essere ritenuto un anticipo all’acquisto, un affitto a riscatto. La stampa dell’epoca fu troppo ottimista. Nessun accordo per una questione di soldi. E ora l’edificio crolla.
L’Osnaghino d’oro, concorso canoro per bambini dall’asilo alla terza media giunge alla sua settima edizione. Il coro diretto da Gianluigi Magni è composto da 60 bambini per lo più delle scuole elementari. Che si sfideranno il 12 maggio festa della mamma. L’edizione sarà vinta dalla piccola Anna Valagussa con la canzone “San Francisco”
La squadra di Brivio, guidata dal mister Teruzzi vince il campionato di prima categoria.
Il Csi Airuno dell’U.S. oratorio chiude una bella stagione anche se lo spirito è di compagnia e non di agonismo. Per festeggiare tutti al ristorante Pino di Lomagna.
Dopo una lunga e sofferta malattia contro il cancro muore il professor Arturo Sartori già primario della Chirurgia di Merate. Andato in pensione l’illustre clinico aveva rivestito diverse cariche pubbliche: consigliere comunale con la Dc, presidente della civica biblioteca e presidente della cooperativa Gilardi che gestisce il centro anziani. Cariche gratuite, disinteressate, per corrispondere all’affetto che i meratesi gli hanno sempre tributato. Un maestro nella sua professione alla cui scuola sono cresciuti fior di chirurghi. Un uomo disponibile. Uno dei padri fondatori dell’ospedale di Merate, lo definirà Luigi Zappa già presidente del presidio di via Cerri. In una lunga lettera l’Ingegner Zappa ricorda l’ultimo saluto scambiato con Sartori una decina di giorni prima della morte: “Caro Professore, quella calorosa stretta di mano resterà viva nella mia memoria e mi ricorderà tanto cammino fatto insieme animati entrambi da un unico scopo: il bene del nostro paese”.
Il professor Arturo Sartori
Un attentato provoca un incendio disastroso in un’azienda di Lomagna. I vigili del fuoco devono lottare per l’intera notte tra domenica e lunedì 20 maggio contro le fiamme per evitare il propagarsi ad altre strutture. Danni per oltre 1 miliardo di lire.
Quattordici morti e diciotto feriti gravi o gravissimi nei primi cinque mesi a causa di incidenti stradali accaduti sulle strade del meratese. L’allarme è rosso, l’indice puntato contro le precarie condizioni di molte arterie, fondo sconnesso, poca visibilità, mancanza di segnaletica. Ma anche velocità e imprudenza sono alla base di questi sinistri che vedono per lo più vittime giovanissime. Il prefetto di Como Mario Palmieri: “Questa catena di sangue si deve interrompere, la polizia sarà molto più severa”.
Il campanile della chiesa parrocchiale di Pagnano, compie duecento anni. Risalgono infatti al 1791 – come si legge sul lato nord della struttura – i lavori di costruzione del caratteristico monumento. Sembra che i lavori terminarono nel 1816 ma le date sono incerte. Si sa invece che le tre vecchie campane poste a 55 metri di altezza furono sostituite da un castello di cinque nuovi elementi. Nel 1914 vennero installate le sei campane attuali, la più grande del peso di 24 quintali, per volere del parroco monsignor Luigi Nava cui è dedicata una strada della frazione.
Ve lo ricordate il ponte ferroviario costruito a tempo di record dal genio ferrovieri dopo che una frana ad Airuno aveva spazzato via la massicciata nel novembre del 1976? Ebbene completata la nuova opera in galleria un centinaio di militari del genio agli ordini del capitano Mario Tarantin, con il coordinamento del tenente colonnello Nicola Popolo si è portato ad Airuno per smantellare la struttura. Tempo previsto 40 giorni. I militari hanno a disposizione un treno per dormire, mangiare e quanto serve per il periodo di lavoro, oltre ad un medico, il sottotenente Lalli.
Il 16 maggio, alle 9.30 i cinque impiegati del Credito Artigiano di Robbiate (incorporato poi nel Credito Valtellinese) e un cliente sobbalzano sentendo un colpo fortissimo contro la vetrata d’ingresso. Un fuoristrada ha abbattuto la porta. Con prontezza di riflessi i sei fuggono dall’uscita di servizio della banca proprio nel momento in cui attraverso il varco prodotto dall’auto entrano due individui col volto coperto da passamontagna e pistole in mano. Un terzo armato di fucile a pompa si mette in mezzo alla piazzetta a dirigere il traffico indicando alle auto che danno segno di voleri fermare, di proseguire. La rapina è veloce, i banditi hanno campo libero. Escono col bottino e salgono tutti e tre su una Bmw nera con a bordo un quarto complice. La stessa auto segnalata dopo due rapine a Sulbiate, alle poste e alla filiale della Banca Agricola Milanese.
Sopra, il potente fuoristrada utilizzato dai malviventi per sfondare la vetrata del Credito Artigiano di Robbiate.
Il mezzo è stato poi abbandonato al momento della fuga a bordo della BMW nera targata Novara,
a sua volta abbandonata nei pressi del santuario della Madonna del Bosco di Imbersago.
Il mezzo è stato poi abbandonato al momento della fuga a bordo della BMW nera targata Novara,
a sua volta abbandonata nei pressi del santuario della Madonna del Bosco di Imbersago.
Si conclude un lungo torneo di calcio organizzato dal settimanale locale Gazzetta di Merate. Al torneo prende parte anche Anselmo Robbiati giovane centrocampista del Monza di serie C1. Al giocatore, Ernesto Galigani, vice direttore del settimanale consegna il riconoscimento. Nella foto anche Andrea Colombo, assessore allo sport, Attilio Biondi dell’A.S. e il direttore del giornale Antonio Risolo, recentemente scomparso.
Si comincia a parlare di Commissariato di Polizia a Merate. Si dice, se Lecco diventa provincia avrà una questura quindi il commissariato attuale andrà nella seconda città per numero di abitanti. Se ne parla ancora oggi.
Il Brivio vince il campionato e sale dalla terza alla seconda categoria. Festa grande in paese ma. . .in attesa di un vero campo di calcio.
L’oratorio di Airuno vince il titolo “Liberi” il campionato di calcio del C.S.I. battendo non senza difficoltà il Bar Sport di Pescarenico
113/continua