Merate: tolti cestini della spazzatura e gli 'archetti' sui marciapiedi. Ecco le ragioni

La “sparizione” in questi giorni degli archetti che delimitano alcuni passaggi pedonali e dei cestini della spazzatura ha destato non poco curiosità tra i lettori.
Le motivazioni sono presto dette.
“Gli archetti rimossi erano stati posizionati a fronte di una concessione pubblicitaria scaduta ormai da tempo e non più rinnovata” ha spiegato il sindaco Massimo Panzeri “La stessa comprendeva anche alcuni cestini sempre "pubblicitari" anch'essi rimossi. Sono stati eliminati invece solo alcuni cestini comunali oggetto di ripetuti abbandoni di sacchetti contenenti rifiuti domestici”.

 
Gli archetti rimossi dal marciapiede di via De Gasperi/Papa Giovanni e sotto all'intersezione con via don Cesare Cazzaniga




Su questo secondo punto abbiamo interpellato l'assessore all'ecologia Andrea Robbiani che sulla questione si era già espresso manifestando una certa intransigenza finalizzata a un rispetto dell'ambiente e a un utilizzo responsabile di quanto messo a disposizione della collettività.


L'aiuola di via Garibaldi dove c'era un cestino e sotto a Novate in via De Gasperi dove c'erano altri cestini

 



“Sono stati tolti tre cestini comunali per il conferimento della spazzatura, in via don Minzoni, viale Garibaldi e via XXV aprile perchè erano utilizzanti in maniera non consona per buttare sacchi di spazzatura non differenziata” ha spiegato Robbiani “per quel che mi riguarda non verranno assolutamente riposizionati. In città i cestini sono comunque molti e non si può pensare di posizionarne ovunque. Il problema è che sono utilizzati abbastanza male con persone che non fanno la raccolta differenziata e poi smaltiscono la loro spazzatura nei cestini. In questo modo ci va di mezzo chi li usa bene e quindi al solito per colpa di pochi ne pagano le conseguenze tutti”.


Piazza delle Vittoria dove c'era un cestino a sinistra nei pressi dei portici

Ad essere dismessi sono stati appunto i cestini rettangolari appoggiati al muro che sul fronte avevano una parte in plastica con una insegna pubblicitaria e altri a forma di cilindro, ricoperti da liste in legno.
S.V.
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