Giochi della XXXII Olimpiade

Come ringraziare la squadra degli atleti italiani, medagliati e non, per le emozioni, gioie, orgoglio, bellezza, insegnamenti che ci hanno regalato con questa olimpide. Dobbiamo leggere e fare tesoro dei messaggi che derivano da queste gesta.
Cominciamo dagli europei di calico; ormai le squadre di calico, serie A e anche nella B i giocatori nostrani sono pochi, sono tutte formate da super campioni esteri acquistati con cifre esagerate. La Nazionale andava piuttosto male, abbiamo bruciato diversi C.T. per un parco giocatori troppo povero.  Finalmente Roberto Mancini, scomettendo con se stesso, ha creato un gruppo, un clima, un ambiente da cui sono arrivati via-via risultati sorprendenti.
L’insegnamento è una classica raccomandazione: con intelligenza, passione, serietà e sani principi, si può fare.
Dalle Olimpiadi ci arrivano le semplici dichiarazioni degli atleti madagliati, vediamo la loro gioia, dai loro racconti si raccoglie l’insegnamento dell’umiltà, della fatica dell’impegno, del crederci sempre anche dopo sconfitte infortuni e difficoltà logistiche. Il più delle volte il compenso è lo stipendio di un poliziotto. Fanno onore all’Italia ci rendono orgogliosi e il risultato lo apprezziamo, arrivano i segnali dall’estero. Hanno già fatto i conti dell’incidenza sul PIL che sarà sicuramente di più di quanto previsto.
Un grazie grande poi lo meritano perchè in via indiretta, attraverso la RAI che ha prodotto buona informazione, in questi periodi sono scomparsi quei programmi inutili, polemici di tuttologi che parlano di tutto e non sanno niente.
Gli soprtivi sono silenziosi nelle ore di allenamento e di gara, si concentrano pensano e parlano con i fatti, i risultati al massimo fanno trasparire le loro emozioni le loro lacrime.
Grazie anche ai non medagliati perchè Quarto Quinto e giù di li sulla classifica mondiale non è male.
Un insegnamento e un esempio per i nostril giovani, guardare allo sport come possibilità intelligente per impegnare il tempo libero. Senza retorica e come si è sempre detto, le regole dello sport sono maestre di vita, qui la meritocrazia è garantita. I risultati si misurano direttamente.
E purtroppo un’amara considerazione, gli italiani sono una buona pasta, non sono poi male, però non sempre sanno segliere i loro rappresentanti tra i migliori.
Angelo Tiengo
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