Montevecchia: Antonella Ruggiero canta dalla cima del colle. Voce e panorama mozzafiato. Chiude l'Ave Maria di De Andrè
Anche il maltempo ha dovuto battere in ritirata e lasciare spazio alla voce di Antonella Ruggiero che dalla spianata di cascina Butto ha offerto al pubblico un concerto mozzafiato così come il panorama incorniciato da un cielo plumbeo ma rispettoso dell'evento davvero unico.
La cantante montevecchina ha giocato in casa e, consapevole della location speciale dove avrebbe interpretato i brani del viaggio nel tempo e nello spazio attraverso la musica sacra, ha usato una delicatezza e una passione che non sono sfuggite al pubblico.
Realizzato in collaborazione con il parco del Curone, "Sacrarmonia" si legge nella presentazione è "un mosaico fitto di segnali e di stimoli intelligenti, un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso la musica sacra di tutto il mondo, un'ideale colonna sonora dell'anima...un progetto disegnato e realizzato da Antonella Ruggiero in oltre cento chiese e teatri d'Europa e in un album prezioso. Un programma che perlustra territori e materiali carichi di storia, fascino e potere evocativo, un indizio preciso per leggere il nuovo millennio guardando e indagando tra i tesori nascosti in ciò che ci trascende".
L'AVE MARIA DI DE ANDRE'
Antonella Ruggiero lo ha fatto con la sua voce e le note che l'hanno accompagnata e che si sono sentite ben oltre i confini di cascina Butto, lasciando un'eco che Montevecchia mai dimenticherà.
A chiudere l'evento il "bis" che l'artista ha voluto interpretare con l'Ave Maria di Fabrizio De Andrè.
S.V.