Accadeva 30 anni fa/112 aprile ‘91: Novate e Sartirana al via le nuove chiese. L’adunata leghista. Zappa cittadino onorario

La mattina del 29 marzo inizia al solito con lo sciame di bancari che sfilano per il centro diretti ad uno dei quattro più importanti Istituti finanziari della città. Qualcuno prende un caffè altri chiacchierano della Pasqua imminente e della gita fuori porta. Poi tutti al posto di lavoro. Tra loro Cesare Sironi di anni 45, meratese doc, cassiere della Banca Popolare di Lecco (oggi Deutsche bank) che apre gli sportelli sulla centralissima via Carlo Baslini. Alle 10.10 entrano in banca tre individui. Uno si ferma subito sulla porta e blocca un cliente che stava uscendo. Alle proteste di quest’ultimo tutti e tre si calano i passamontagna sul volto e intimano il più classico del fermi non muovetevi è una rapina, con l’aggiunta non secondaria, non dite che non ci sono i soldi perché è appena andato via il furgone portavalori. Poi uno dei due abbatte a colpi di mazza la vetrata antiproiettile. Caduta la barriera in due scavalcano il bancone e riempiono due borse di denaro. Cento milioni in contanti il bottino. Sironi, il cassiere alla cassa cambiali e gli altri 18 impiegati e 11 clienti restano paralizzati con le mani alzate davanti alle pistole spianate dei tre banditi. Uno dei quali, però, prima di andarsene, augura a tutti buona Pasqua. La banda si dilegua prima a bordo di una Thema rubata in provincia di Firenze e poi di due Alfa 33.


Il cassiere Cesare Sironi e un esterno della Banca Popolare di Lecco

A Merate i partiti si preparano per lo scontro in Aula sul progetto di edificazione dell’Area Cazzaniga. Il verde Alfredo Biffi sta chiudendo la campagna referendaria da lui varata con circa duecento pareri la stragrande maggioranza dei quali orientata a lasciare a verde i 10mila mq. Ma sui tavoli della Giunta ci sono gli schizzi arrivati da Lugano a firma del notissimo Mario Botta. E nei cassetti il lavoro commissionato a fine mandato dall’ex sindaco Giacomo Romerio all’architetto Emilio Viganoni, autore del piano regolatore cittadino, il primo, adottato il 23 febbraio 1980 che prevede per quel fazzoletto a ridosso del centro la classificazione D3/TA, cioè insediamento di attività terziarie, amministrative, ricettive, direzionali, commerciali. Viganoni non prevede la residenza; Botta sì, lungo il confine con via Rondinella nella parte bassa dell’area. Sull’angolo è prevista la torre di poco meno di 13 metri di altezza, quattro piani l’ultimo dei quali destinato a galleria espositiva e il terzo a sala polivalente con capacità di 400 posti a sedere. Tanti negozi, qualche abitazione, uffici, una piazza centrale, un parcheggio sotterraneo da 309 posti più altri 40 circa da vendere a privati, una trentina di parcheggi a raso prospicenti via don Cesare Cazzaniga, l’unico lato che deve rimanere aperto. Dunque due tecnici di valore, Viganoni e Botta e due politici alleati diversi, Mario Gallina, dc sindaco e Aldo Castelli Psi, vice sindaco e delegato all’urbanistica. Sullo sfondo un terzo professionista di grido l’architetto Luigi Gambirasio cui la Giunta eletta da meno di un anno ha già affidato la revisione generale del piano regolatore.




La Dc di Osnago non si rassegna al “furto” di territorio perpetrato dal parco di Montevecchia in sede di ampliamento dei confini della zona posta sotto tutela ambientale. Angelo Bonanomi attacca altri comuni sostenendo che le terre osnaghesi sono ancora intonse mentre altre sono già in fase di edificazione. E assicura che da Cascina Orane a Trecate l’area resterà verde ma dalla ferrovia alla cascina restano le previsioni del Prg. Che sono di tutt’altro segno.

Brivio festeggia i 25 anni di presenza di don Carlo Mariani, parroco del paese e prevosto del decanato dal 1971. Giunto in paese il 3 aprile 1966 don Carlo si è reso subito attivo a favore della comunità realizzando anche opere per la parrocchia e la locale casa di riposo.


Don Carlo Mariani

Ma è tutta la pastorale meratese ad essere in festa per tre diaconi prossimi ad essere ordinati sacerdoti. Si tratta di Saulo Monti della parrocchia Santo Stefano di Novate, Adriano Colombini della parrocchia di Arlate di Calco e Daniele Pozzoni della parrocchia di San Giorgio di Pagnano.



 Saulo Monti (Novate - parrocchia Santo Stefano), Adriano Colombini (Calco - parrocchia di Arlate)
e Daniele Pozzoni (Pagnano - parrocchia San Giorgio)

Il trofeo  messo in palio dai dirigenti del Cai di Calco in occasione della marcia non competitiva San Genesio è andato agli Amici del Cai di Vimercate.



Un premio anche al gruppo “cb” di Merate, i radioamatori che hanno svolto una funzione preziosa in occasione del Grand Prix organizzato dall’As Merate sezione atletica.



E infine premi anche ai giovani specialisti del “briscolone”, gara organizzata dall’Unione sportiva oratorio di Airuno.

Già trent’anni fa si parlava della “grande invasione”. Ancora si parlava poco di barconi e navi delle Ong tuttavia le rotte balcaniche erano già percorse da migliaia di profughi in fuga da guerre, carestie, persecuzioni. Senza troppe parole ecco un bel lavoro pubblicato dalla Gazzetta di Merate diretta da Antonio Risolo, vice direttore Ernesto Galigani del 9 aprile 1991.



Le previsioni meno catastrofiche stimano le migrazioni in Occidente nel prossimo decennio in almeno 100 milioni di persone.di queste, circa 1 milione e mezzo arriveranno in Italia. Nella cartina abbiamo evidenziato i maggiori flussi migratori. Dall’Urss arriveranno 15.000 persone, dall’ex Germania est 5000, dal Maghreb 450.000, dall’Africa nera 400.000, dall’Albania 200.000 e dal Medioriente 300.000.un movimento migratorio davvero impressionante e che non ha precedenti nella storia. Le prime avvisaglie di questa grande invasione si sono già viste nelle settimane scorse.



Il fenomeno dell’immigrazione è riassunto nella tabella. Gli extracomunitari regolari che si trovano nel nostro paese superano quota 600.000, ma almeno altri 200.000 sono entrati clandestinamente. Di questi soltanto una minima parte, circa 9000, sono stati espulsi mediante l’applicazione della cosiddetta legge Martelli e della normativa antidroga approvato dal governo.




Al via le nuove chiese di Sartirana e Novate. La prima è su disegno e progetto di Mario Botta notissimo architetto di Lugano. La gara d’appalto è stata aperta, a giorni si saprà a quale impresa saranno assegnati i lavori. Già espletata invece quella per la struttura di Novate, progettata dallo studio Colombo con uno sguardo alla modernità e un altro alle grandi cattedrali gotiche del centro Europa. Molto bella.


Le chiese di Sartirana e Novate

L’indipendenza, mito e vanto dei fondatori del Giornale di Merate – i ragazzi del ’79 – finisce a aprile 1991 con l’uscita di un socio fondatore e l’ingresso di una cordata di imprenditori di area Dc capitanati dal sen. Cesare Golfari. Come co-protagonista di quella dolorosa vicenda passo alla notizia successiva: qualcuno ricorda ancora il banco Ambrosiano e la Banca Cattolica del Veneto? Il listino di Borsa e quello del mercato ristretto erano allora ricchissimi di titoli bancari. Poi iniziò l’era delle fusioni e ormai siamo ridotti a 6-7 grandi gruppi. Tra i primi a fondersi furono proprio il Nuovo Banco Ambrosiano (Nuovo dopo la tragica vicenda Calvi) e la banca veneta. Dalla fusione nacque l’Ambrosianoveneto con una filiale a Novate e un’altra a Rovagnate, inaugurata proprio il 10 aprile 1991. Direttore della nuova filiale l’assessore Dc Andrea Massironi.



Bellissimo il titolo della Gazzetta di Merate, in un articolo di Emanuele Brambilla su “Quella valorosa dozzina a presidio del Paradiso”. Sono le dodici guardie volontarie del Parco del Curone con le quali il cronista trascorre una serata di fine inverno davanti al camino di  Ca’ Soldato, con lo scoppiettio dei ceppi e, fuori, il silenzio e la notte stellata. A un passo dal paradiso si potrebbe dire in rima con una serie Tv. Sergio Limonta è il coordinatore del gruppo e racconta le migliaia di piccole e grandi sorprese che si incontrano nel parco. Un invito ancora validissimo oggi per frequentare Ca’ Soldato. Scrive in chiusura Brambilla: “E’ notte fonda. L’aria è ancora più frizzante. Il motore dell’auto lungo la stradina che scende tra file di alberi, rompe l’incantesimo. Anche a Ca’ Soldato, lassù in collina, si spengono le luci. L’impatto con la città questa volta ha un sapore strano. Tutta colpa del paradiso”. Bellissimo!



Sergio Limonta e, sotto, le GEV



I sindaci della Brianza continuano ad alzare le barricate contro il progetto della Pedemontana che dovrebbe giungere da Como, passare da Casatenovo con casello a Monticello, poi scendere lungo i confini del Parco fino a Ronco Briantino con un secondo casello e poi verso Bergamo. Il presidente della Giunta regionale Giovenzana e l’assessore Verga tentano in tutti i modi di sfondare la barriera dei NO ma anche Eugenio Mascheroni scende in campo con otto punti ben definiti da opporre al progetto. Con un documento dai toni durissimi Mascheroni, presidente del Parco e sindaco di Montevecchia boccia l’ipotesi.


Eugenio Mascheroni

A Merate, invece, Mario Gallina benedice il progetto di Botta di urbanizzare l’area Cazzaniga e boccia senza mezze misure il referendum promosso dal verde Biffi. La Giunta, socialisti compresi – il vice sindaco e Aldo Castelli con delega proprio all’urbanistica – ha deciso di vendere l’area. Gallina sembra determinato. Ma tornerà qualche tempo dopo sui propri passi.



Mario Gallina e Aldo Castelli

Sui due settimanali locali campeggia un titolo secco: “Il mercato? Via subito”. Perché è presto detto: martedì 16 aprile un’anziana viene colpita da malore proprio in mezzo al mercato. Qualcuno la adagia su una panchina di via Carlo Baslini mentre altri allertano i soccorsi. L’ambulanza arriva dal Mandic a sirene spiegate ma giunta in piazza della Vittoria si deve fermare: le bancarelle bloccano qualsiasi entrata. Gli infermieri scendono con una barella, corrono verso il centro, assistono l’anziana sulla panchina e poi la depongono sulla barella, la avvolgono nella coperta isotermica fino all’ambulanza. Intervistati i commercianti del centro, tutti con una sola voce invocano lo spostamento del mercato. Altri fatti analoghi si verificheranno ma nessuna amministrazione comunale ha sinora assunto una decisione. Soltanto anni fa dietro indicazione precisa del Prefetto dottoressa Liliana Baccari sono state leggermente allontanate le due ali di bancarelle ma ancora oggi difficilmente un mezzo di soccorso potrebbe arrivare fino in centro.


Una panoramica del mercato dall'alto

Arriva in città Francesco Enrico Speroni, uno dei fondatori della Lega Lombarda e eurodeputato dal 1989. Con lui al tavolo degli oratori, davanti a una platea scatenata di duecento sostenitori, Stefano Galli, consigliere regionale, Roberto Castelli, consigliere provinciale e Bruno Mauri leader della lega cittadina, capogruppo in aula a Merate. Col 20% ottenuto alle comunali del 1990 la Lega ha sei consiglieri ed è il secondo partito dopo la Dc.



Da sinistra Roberto Castelli, il capogruppo di Merate Bruno Mauri,
il consigliere regionale Stefano Galli e il deputato europeo Enrico Speroni

Il 24 aprile si apre al 12.ma edizione della Fiera di San Giuseppe artigiano. Giancarlo Magni, presidente dell’associazione, apre la serata col saluto a ospiti, standisti e visitatori. Intervengono poi il sen. Cesare Golfari e il sindaco di Osnago Angelo Bonanomi. Ricco il carnet di spettacoli. Si attendono almeno centomila visitatori.



 
Il 25 aprile il sindaco di Merate Mario Gallina assegna la cittadinanza onoraria all’ing. Luigi Zappa. E’ stato consigliere comunale, assessore, sindaco, presidente dell’Ussl e poi ancora animatore della biblioteca, fondatore del museo civico storico, cantore delle vicende della nostra città. E’ stato soprattutto un uomo schivo, umile, con quel passo veloce da casa, in piazza della Vittoria al Municipio, sempre col vestito buono, magari un po’ corto di gamba. Avrebbe potuto arrivare comodamente a Roma per i servigi offerti al Paese ma ha preferito restare nella sua Merate e raccontarne i fatti restando per sempre nell’archivio storico della città assieme a Carlo Merli (il Rusticus, autore di “Sette giorni a Merate”) e Momolo Bonfanti. Ora la tradizione scritta è portata avanti con puntigliosa precisione dal genero Achille Panzeri, sempre sulle colonne del bollettino parrocchiale.



L'ing. Luigi Zappa





Il 30 aprile il Consiglio comunale di Merate approva la lottizzazione di via Cerri-via de Gasperi, nota come “Le Piazze”. Il Comitato regionale di controllo aveva bocciato la delibera di Giunta sostenendo che la competenza fosse del Consiglio. E subito la maggioranza Dc–Psi-Pri provvedeva con una nuova delibera. L’area era in gran parte frutto di un lascito privato e da subito si era ritenuto fosse un errore edificarla. Normalmente le aree verdi di fronte agli ospedali vengono lasciate come sono, semmai destinate a parcheggio a  raso. Oggi questa scelta, oggettivamente errata i cittadini la pagano ogni giorno con grandi difficoltà di parcheggio. L’opera era stata realizzata dall’impresa Fumagalli di Bulciago il cui titolare, Camillo, era tra gli imprenditori più vicini alla Dc e al leader Golfari, nonché membro del gruppo che operava, tra l’altro, nell’acquisizione dei mezzi di informazione. L’ultima acquisizione in ordine di tempo il 40% del Giornale di Merate.




112/continua
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