Merate: in aula gli assestamenti, il piano di recupero di vicolo del fosso e il CPI

Consiglio comunale in clima olimpico prima della pausa estiva con i due gruppi che hanno approvato tutti i punti all'ordine del giorno all'unanimità. Ad aprire è stata la concisa illustrazione dell'assessore al bilancio Alfredo Casaletto dell'assestamento generale di bilancio e della salvaguardia. 12.345.444 euro il risultato di esercizio di cui 6.395.000 la parte disponibile. 516mila euro l'importo del fondo che è stato incrementato per le problematiche connesse a Retesalute. Un emendamento è stato proposto al fondo TARI a seguito delle comunicazioni della prefettura inserendo altre due categorie e arrivando a un totale di 247 che beneficeranno di uno sconto sulla parte variabile attingendo ai 106mila euro a disposizione.

Dopo l'approvazione all'unanimità è stata la volta del piano di recupero di vicolo del fosso, una delle ultime vecchie corti della Merate storica, da via padre Arlati con sbocco su via Roma. Lo stabile fatiscente ormai da anni sarà oggetto di un intervento immobiliare che non modificherà la pianta dell'immobile dove saranno ricavati 4 appartamenti e 4 autorimesse, di cui una doppia. Il costruttore oltre agli oneri realizzerà il marciapiede che conduce fino a piazza don Minzoni e lastricherà in cubetti di porfido il vicolo fino su via Roma. Apprezzamento è stato espresso dalla minoranza per il recupero, con il consigliere Roberto Perego che ricordando l'overshoot day ha auspicato una riflessione sempre più attenta sui sistemi ecosostenibili, con riferimento ai pannelli fotovoltaici non previsti in questo piano di recupero.

E' stata poi approvata la bozza di convenzione per l'esercizio in forma associata delle funzioni legate al primo soccorso, all'ampliamento della caserma dei vvf e alla creazione del COM (centro operativo misto) di protezione civile. In questi giorni è stato aperto il bando per la manifestazione di interesse a società che vogliano proporsi per realizzare il polo del soccorso di via degli alpini. Dalla regione arriveranno 600mila euro. Il resto sarà finanziato con avanzo di amministrazione di Merate e ci sarà il contributo, in base agli abitanti, dei 25 comuni afferenti al servizio. 13 invece i paesi che sono legati al COM n. 7 che vede Merate come capofila.


Particolare curiosità aveva già destato in commissione l'individuazione di un immobile per lo spostamento del centro dell'impiego (CPI) in piazza don Minzoni. A seguito delle indicazioni della conferenza Stato-Regioni per il potenziamento di tali servizi, è stata incaricata la provincia di trovare gli spazi all'interno del comune. Attualmente il centro di Merate che si trova al "ceppo" conta una forza lavoro di 7 persone e ha un costo complessivo tra affitto e utenze di 20mila euro annui. L'analisi di mercato effettuata dagli uffici ha portato a individuare tre soluzioni di cui una ritenuta dalla provincia particolarmente funzionale, quella appunto di piazza don Minzoni. Nell'ottica di aumentare l'organico, che passerà da 7 a 18, si procederà a fare una gara a evidenza pubblica, sapendo di poter contare su 1,2 milioni di euro per l'acquisto del bene e di 700mila euro per i lavori di adeguamento. Unanimità anche su questo punto.

Il consiglio si è chiuso con l'approvazione dello schema di convenzione con la federazione italiana tabaccai per il servizio di rilascio dei certificati anagrafici. Come avviene già in altre città, Merate sarà la prima della provincia di Lecco, il cittadino potrà ottenere tali documenti, sempre previo pagamento di 2 euro, recandosi in tabaccheria. Resterà chiaramente la possibilità dell'ufficio anagrafe.
S.V.
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