Lomagna:il giardino delle rimembranze e il cinerario saranno presto creati al cimitero

Sarà la cooperativa il Ponte a realizzare il giardino delle rimembranze e il cinerario comune presso il cimitero di Lomagna. È stata scelta dall'Ente locale tramite un affidamento diretto. L'opera costerà 27 mila euro, interamente coperti da un contributo regionale, e dovrà cominciare entro il 10 settembre prossimo.

Il nuovo spazio consentirà a tutti i cittadini che ne facciano richiesta di poter spargere le ceneri dei propri cari nel terreno, senza la tradizionale conservazione in urne cinerarie o loculi. Sarà sistemata una parte di muro esistente lungo 6 metri e alto 2 metri. Sarà inserita una croce in corten, illuminata dal basso a led. È inoltre prevista la predisposizione di uno spazio per la collocazione di targhette in ottone satinato per l'incisione commemorativa dei defunti.

A terra, i lavori prevedono la posa di lastre in santa flora, con a lato due aree a verde, aventi ciascuna una superficie di 14 mq. Saranno posizionate due panchine in beola bianca. Sul lato sinistro, sarà piantumato un ulivo, in prossimità del muro. Il progetto - realizzato dall'architetto Gianpaolo Cagliani di Olgiate Molgora - prevede l'inserimento di due manufatti: uno per la raccolta delle ceneri con relativo pozzo di raccolta e l'altro per la dispersione delle ceneri con relativo pozzo perdente. Dunque una vaschetta sarà destinata allo spargimento delle ceneri per richieste dirette, mentre l'altra per la dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei contenuti delle cassette degli ossari esumati o estumulati. Attraverso lo scorrere dell'acqua le ceneri versate saranno ricondotte in un pozzo sotterraneo, senza interventi diretti da parte degli operatori. È previsto il collegamento alla rete esistente di smaltimento delle acque nere e all'impianto di acquedotto per la fornitura dell'acqua.

 

Le tempistiche di realizzazione dell'intervento non sono molto chiare. La determina di aggiudicazione dei lavori parla di dieci giorni naturali e consecutivi per ultimare l'opera. Eppure il cronoprogramma indica la necessità di 23 giorni dall'apertura alla chiusura del cantiere. Il contratto allegato al progetto indicava invece il termine di 31 giorni naturali e consecutivi, così come era scritto nella relazione dell'architetto Cagliani. Ad ogni modo, nell'arco di poche settimane dovrebbe vedere la luce il giardino delle rimembranze e il cinerario comune.

M.P.
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