Osnago:approvate le modifiche ambientali al Regolamento edilizio, ma nel "limbo" gli alberi in via Mazzini vengono rasi al suolo


Il piatto forte del Consiglio comunale di Osnago è stato servito per quanto riguarda l'approvazione delle modifiche al Regolamento edilizio, che l'aula aveva già adottato i primi di aprile. Marco Riva, consigliere di minoranza, si è concentrato sulle date: dal 2 giugno poteva essere approvato definitivamente, mentre si è arrivati al voto in aula soltanto venerdì 30 luglio. "Non mi sembrava una materia così urgente da convocare un Consiglio apposta" ha commentato Paolo Brivio. Riva ha quindi proseguito e ha sottolineato che in questa finestra temporale a Osnago sono avvenuti dei tagli di piante importanti. Mai nominato in Consiglio comunale, il consigliere di minoranza il 14 luglio scorso sui social aveva però pubblicato una foto delle operazioni di taglio all'interno del comparto di via Mazzini.

L'iter per arrivare all'esecuzione del Piano Attuativo è stato lungo e tortuoso e la recente rimozione degli alberi è stata fino ad ora l'unica azione concreta attuata. Un'operazione avvenuta poche settimane prima dall'approvazione definitiva delle modifiche al Regolamento edilizio che vincola i privati a motivare le ragioni del taglio e, a permesso accordato, a procedere con la successiva piantumazione di una nuova essenza nelle vicinanze della pianta ad alto fusto eliminata [clicca QUI].



 Riva ha dunque parlato di una leggerezza nel non convocare il Consiglio, tale da provocare "un danno ambientale notevole all'interno del Comune, un danno di natura paesaggistica e soprattutto ha fatto perdere la fiducia e la credibilità del Consiglio comunale". Ha poi concluso: "Abbiamo visto cosa è successo con un operatore molto attento, spero, molto attento perché non ho elementi per dire altro".   Un'affermazione sibillina che è stata recepita dal sindaco come un'allusione offensiva alla sua reputazione. "Se l'allusione è che io abbia voluto favorire un privato lei faccia nomi e cognomi e poi ne subisca le conseguenze, se no chiede notizie agli uffici competenti. Prima che il Regolamento entrasse in vigore era prassi un confronto tra gli Uffici e le proprietà private. Come sia avvenuto nel caso specifico lo andremo a verificare".  

Toni forti, esasperato dall'intervento del consigliere Vittorio Bonanomi a favore del suo capogruppo: "È tutto il Consiglio comunale che ci sentiamo rispondere di fare riferimento agli Uffici competenti, mentre noi le risposte le vorremmo da Lei o dagli assessori. Così è troppo facile. Lei in questo caso non ha voluto scientemente rispondere a una legittima e precisa domanda del consigliere Riva".   Il primo cittadino ha perso le staffe, alzando inusualmente la voce: "Lo show non mi piace più, sono capace di farlo anch'io. Sono stato paziente per sette anni" questo lo sfogo di Brivio. Ha quindi sostenuto di non sapere a quale caso specifico si stesse facendo riferimento. Ha aggiunto che il Consiglio comunale è "un organo amministrativo tenuto a stabilire le regole, poi la gestione dei casi la fanno gli uffici". "Io non entro nei casi singoli proprio per evitare qualsiasi possibilità di coinvolgimento e di dare adito ad ogni ben che minimo dubbio o situazione equivoca" ha chiuso il sindaco.  

Il Piano Attuativo è un atto deliberato dalla Giunta comunale. Nel caso di quello di via Mazzini prevede la costruzione di tre palazzine residenziali (superficie coperta di 1.062 mq) all'interno di un'area recintata di 5 mila mq. La sistemazione delle aree a verde sarà sottratta alla somma complessiva degli oneri di urbanizzazione primaria. Saranno eseguite invece a cura e spese degli Attuatori le opere volte alla sistemazione a verde attrezzato degli spazi ceduti esternamente al perimetro del comparto, ovvero quelli vicini al sottopasso del decathlon.
M.P.
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