Unione della Valletta: approvate con qualche obiezione le norme su notiziari e uso canali social

Peter Sironi
Non senza qualche difficoltà il consiglio è arrivato all’approvazione dei due regolamenti affrontati in consiglio comunale, uno, relativo al notiziario (cartaceo e digitale) dell’Unione, e l’altro, volto a normare la comunicazione digitale mediante i social media. A illustrare entrambi i punti è stato l’assessore Peter Sironi chiarendone gli aspetti principali. Relativamente ai notiziari, “La competenza rimane in capo al consiglio dell’Unione ma verrà data la possibilità alle singole amministrazioni di redigere il proprio notiziario. Potranno nominare un comitato di redazione, scegliere i contenuti e determinare la periodicità delle uscite. Ovviamente si tratta di una prestazione a titolo gratuito”. La finalità della creazione di due notiziari, ha confermato quindi Sironi, è quella di concedere maggiore spazio alle due amministrazioni e evitare spiacevoli eventi, come alcuni già accaduti in passato, quali articoli anonimi o gestione poco chiara degli spazi.
Il primo ad esprimere la propria contrarietà è stato Mario Brambilla, secondo cui con la creazione di due notiziari differenti in un momento in cui l’Unione è “a pezzi” equivale a darle il colpo di grazia. “Io non sono d’accordo - ha infatti sentenziato - poi ci sono delle minoranze che vanno garantite. Il notiziario dell’Unione andava mantenuto, perdere questo elemento non mi piace”. Sironi ha cercato di rassicurare Brambilla spiegando che i contenuti pubblicati in entrambi i notiziari potrebbero essere gli stessi, “questo è un ente strumentale quindi non è così scontato che una divisione della comunicazione debba per forza depotenziare l’Unione”. Contrario anche Efrem Brambilla, che ha espresso le sue ragioni motivando la scelta di votare contro il regolamento. Ammesso che il notiziario unico aveva i suoi problemi, e garantire spazio ai sindaci era difficoltoso, anche per lui “sopprimere” lo strumento dell’Unione non coincide con la scelta più saggia. Ciò detto, l’altro aspetto negativo è quello economico: “il notiziario veniva finanziato con un capitolo dell’Unione, quindi se un comune decide di non farlo deve automaticamente pagare anche per l’altro - ha detto Brambilla, ricordando anche l'imminente scadenza del mandato per il comune di Santa Maria, dove dunque un notiziario pre elezioni farebbe certo comodo, ma i tempi stringono, e se l’amministrazione non riuscisse a redigerlo ricadrebbe solo a suo sfavore. La risposta di Marco Panzeri non si è fatta attendere. “La difficoltà dell’Unione è quella di passare dalla teoria alla pratica. Ne abbiamo avuto dimostrazione questa sera - ha proferito il presidente ammettendo da un lato le difficoltà per il notiziario di “uscire con gli informatori” ma giudicando “un po’ eccessivo” quanto affermato da Brambilla sul piano economico. La votazione del regolamento ha visto, dunque, i due voti contrari di Efrem Brambilla e Mario Brambilla.
Molto più rapida è stata la trattazione del secondo regolamento che consentirà di normare la comunicazione digitale per l’Unione. “L’ente si doterà dei canali Facebook, Instagram e Telegram, verrà attivata una newsletter e normato il canale YouTube - ha spiegato Sironi - a fronte anche delle nuove modalità che ci ha fatto “scoprire” l’emergenza sanitaria e che vogliamo mantenere”. Ha inoltre comunicato che non sarà necessaria l’app per il Comune e, che, invece che Whatsapp - ritenuto poco sicuro dal punto di vista della privacy in merito al numero di telefono - si farà affidamento su Telegram. Questi due punti hanno un po’ scontentato Efrem Brambilla che ha anche aggiunto che “l’informazione che viene pubblicata sui vari canali social finisce anche sulla pagina dell’Unione facendola diventare la pagina delle polemiche”. Ha tagliato corto Panzeri dicendo che solo le comunicazioni istituzionali devono comparire sulla pagina dell’Unione. Il punto ha ottenuto parere favorevole all’unanimità.
F.Fu.
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